Brindisi- Centrale Enel e rilascio dell’AIA, ecco le reazioni di BBC e M5S:
Circa il parere negativo al rilascio dell’AIA per la centrale Enel di Cerano espresso ieri a Roma dal sindaco di Brindisi, Angela Carluccio, raccogliamo le reazioni del portavoce M5S Stefano Alparone, e di Brindisi Bene Comune – Sinistra per Brindisi.
“Troppa enfasi e poca sostanza,- dice Alparone- non c’è nulla da festeggiare dopo l’incontro avvenuto oggi a Roma per il rilascio dell’AIA alla Centrale a Carbone Enel di Cerano. La Sindaca prima dà parere contrario all’Aia ma poi si dice soddisfatta dell’esito. CI pare un controsenso. In merito al comunicato stampa diramato poche ore fa di fatto non chiarisce quasi nulla di quanto accaduto e pone una serie di interrogativi. A partire da quello sulla riduzione delle emissioni massiche. Cento tonnellate all’anno di polveri in meno rispetto alla precedente sono un dato sconfortante. Con le migliori tecnologie disponibili sul mercato si potrebbe e si sarebbe dovuto da tempo fare molto meglio. A nostro avviso, invece, la Sindaca si è semplicemente accodata alle richieste del Ministero, che noi ritenevamo già insufficienti. Ci chiediamo cosa sia previsto in merito al particolato secondario, ne hanno parlato? Ci saranno riduzioni? E le concentrazioni di emissioni nel breve periodo? Sono stati fissati limiti più stringenti? Qui si gioca con le parole ma nulla è dato sapere sulle cose più importanti. Per non parlare della questione centraline: pura propaganda. Innanzitutto, prima di andare a Roma, sarebbe stato opportuno chiedersi se sono posizionate nel modo giusto e se sono sufficienti. Dopo di che, i dati sono già sul sito dell’Arpa e a disposizione di tutti. Infine, la questione dei dati sanitari. Anche in questo caso la Sindaca dimostra di non conoscere l’argomento. Non sappiamo quali dati si aspettino ancora per smetterla di negare che la gente si ammala e muore per colpa del carbone. Vorremmo ricordare a lei ed al Sen. Zizza, che si diverte con le audizioni in Senato, che i dati sono noti già da tempo. Gli ultimi dati sulle centrali del Brindisino sono stati presentati a Roma durante il congresso mondiale di epidemiologia dal dottor Forastiere e dicono che la presenza di quegli impianti è causa di decessi e di aumento di patologie tumorali, cardiache e quant’altro. Infine aberrante la mancanza di dialogo tra Comune e Regione su questioni tanto delicate. Continuiamo ad attendere che si pianifichi una definitiva exit strategy dal carbone. È sconfortante che non si comprenda la necessità di un tavolo permanente con tutta la filiera istituzionale e con l’azienda per stabilire la dismissione dell’impianto e le opere di bonifica, facendo finalmente valere il principio europeo del “chi inquina paga” anche per ENEL.”
Riconoscono il merito al sindaco Carluccio Giuseppe Cellie e Riccardo Rossi che in un comunicato stampa dichiarano quanto segue: “Fermare il Carbone è il nostro obiettivo. Oggi è una giornata importante per Brindisi e l’intero Salento. Apprendiamo dalla stampa che la Sindaca Carluccio, nell’odierno incontro a Roma, ha espresso il parere negativo al rilascio dell’AIA per la centrale Enel di Cerano. Per la prima volta arriva sul tavolo che conta, quello sul quale si prendono le decisioni, un parere negativo sulla centrale Enel di Cerano da parte del Comune di Brindisi per le evidenti ricadute sanitarie dovute dalla combustione del carbone. Parere che giunge anche dal Ministero della Salute. I preoccupanti dati sanitari, i numerosi studi scientifici e l’imminente presentazione dei risultati dell’indagine epidemiologica, (che da anticipazioni del Dott. Forastiere sappiamo purtroppo negative ed allarmanti), imponevano questa presa di posizione dell’amministrazione comunale, così come da noi richiesto nei tanti anni di lotte e nell’ultima seduta della commissione consiliare ambiente. Bene dunque ha fatto la Sindaca Carluccio cui riconosciamo il merito di questo passo importante per la città. Ci aspettiamo adesso un impegno sempre più deciso per chiudere in fretta la triste stagione del carbone a Brindisi: oggi non ci sono più scuse, la questione non è più rinviabile. Il nostro impegno profuso in tutti questi anni contro il carbone e per la tutela della salute e dell’ambiente ovviamente non si ferma, ma anzi continueremo ad essere attenti e propositivi per traguardare l’obiettivo finale: fermare una volta per tutte il Carbone!”