Lavoro in agricoltura: Coldiretti Puglia, sicurezza prioritaria

Calano gli infortuni nel lavoro in agricoltura in Puglia del 2,2% grazie all’impegno delle imprese, ma Coldiretti Puglia sottolinea che la sicurezza deve diventare una priorità assoluta. La Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, celebrata il 28 aprile, è occasione per ribadire l’urgenza di una maggiore consapevolezza del rischio.

Infortuni in Calo nel Lavoro in Agricoltura: Serve Maggiore Consapevolezza

Nel lavoro in agricoltura, la diminuzione degli infortuni è incoraggiante ma non sufficiente. Romano Magrini, responsabile lavoro di Coldiretti, afferma: «La sicurezza è prima di tutto una questione culturale. Non potrà mai esserci una reale prevenzione se non si sviluppa una piena consapevolezza del rischio».

Le criticità del lavoro in agricoltura includono età avanzata degli operatori, macchinari vetusti e terreni difficili. I ribaltamenti di trattori, guasti meccanici e incidenti durante il lavoro solitario restano problematiche diffuse.

Investimenti e Formazione: Pilastri della Sicurezza in Agricoltura

In trent’anni, le denunce di infortuni nel lavoro in agricoltura sono scese da oltre 123.000 a circa 24.000. Tuttavia, i lavoratori autonomi, in particolare gli over 60, rimangono i più esposti. «È indispensabile investire su formazione e informazione», ribadisce Magrini, evidenziando l’impegno di Coldiretti con corsi RSPP e campagne di informazione.

Coldiretti auspica una maggiore collaborazione tra enti, associazioni e sindacati, oltre a semplificazioni normative, come la rimozione del vincolo “de minimis” che ostacola l’utilizzo dei fondi per la formazione obbligatoria in agricoltura.

Per ulteriori informazioni sulla Giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro, è possibile visitare il sito ufficiale di ILO – International Labour Organization.

Prospettive Future per la Sicurezza nel Lavoro Agricolo

«Se vogliamo davvero salvare vite – conclude Magrini – dobbiamo mettere la sicurezza nel lavoro in agricoltura al centro di un nuovo patto educativo, economico e sociale».

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