Taranto – Parchi minerali Ilva. Melucci: “Dimenticata la comunità ionica”
TARANTO – “Partono oggi, con le attività preliminari, i lavori per la copertura dei parchi minerali dell’Ilva di Taranto. I dettagli verranno illustrati dal gruppo friulano Cimolai, che si è aggiudicato la commessa, nel corso di una conferenza stampa all’interno dello stabilimento siderurgico. La consegna dei lavori, in base al piano industriale di Am InvestCo (cordata formata da ArcelorMittal e Marcegaglia), era prevista per il 2023 ma il governo ha chiesto di accelerare i tempi e la scadenza ora è fissata per il 2020.
L’investimento viene quindi anticipato dall’azienda in amministrazione straordinaria, che poi verrà rimborsata dall’acquirente Am InvestCo. La copertura delle colline di minerale (stoccate a cielo aperto su un’area di oltre 70 ettari) avrà una lunghezza di 700 metri, una larghezza di circa 500 metri e un’altezza di 80 metri. Per la realizzazione dell’opera saranno impiegate 33mila tonnellate di acciaio, in larga parte prodotte dallo stesso stabilimento tarantino.” (Fonte Ansa)
Il sindaco Melucci, in una nota stampa diramata ieri sera, si è detto dispiaciuto che il progetto di copertura parchi minerali non sia stato presentato al Comune ” Considerato che l’opera per la sua imponenza sarà visibile dallo spazio e sarà beneficiaria di una classificazione a volumi tecnici, dunque particolarmente agevolata in termini di oneri urbanistici, per effetto dei copiosi interventi ministeriali di questi anni.”
Melucci ha risposto anche alla posizione assunta del Presidente del Consiglio Gentiloni: “Certo, sorprende che il Presidente del Consiglio esprima preoccupazione per la sorte di investimenti stranieri, quando a Taranto stiamo affrontando la madre di tutte le battaglie, in tema di salute, ambiente, lavoro, futuro. Qui siamo in attesa di vedere le garanzie e le vere carte del progetto di Mittal, non siamo noi a dover rassicurare il privato, se siamo ancora in un Paese civile. Conoscendo il valore e l’integrità del Presidente Gentiloni sono sicuro che gli abbiano fornito un quadro un po’ distorto, carico di connotazioni politiche, che invece non esistono.”
“Tuttavia” – ha aggiunto Melucci – “al Presidente Gentiloni non posso non riconoscere la disponibilità ad un dialogo rispettoso, finalmente un approccio ben diverso dagli insulti sin qui ricevuti da alcuni componenti del Governo. A lui, come a tutte le parti che intendessero recuperare analoga lealtà istituzionale, confermiamo la massima disponibilità del Comune di Taranto. Ma adesso serve un confronto serio, pragmatico, senza pregiudiziali circa le istanze dell’Amministrazione e dei suoi cittadini.
Leggo le dichiarazioni del Ministro De Vincenti di oggi ed esprimo rammarico, perché se questo Governo continua a definirci delinquenti, irresponsabili, incompetenti e chi più ne ha più ne metta, davvero resta poco spazio per costruire qualcosa di utile a tutte le parti. Inviterei il Ministro ad usare con più parsimonia perifrasi come “proposte che violano la legge da parte degli enti locali”, ricordandogli che quella legge di cui parla con disinvoltura è rappresentata anche da numerosi decreti salva Ilva, che hanno di fatto stravolto il nostro ordinamento giuridico e talvolta i principi della carta costituzionale. Se forse iniziassimo a parlare di leggi salva Taranto non sarebbe male, saremmo anche disposti a tenerci queste mancanze di rispetto.
Circa il Cis ho notizie meno confortanti di quelle enunciate oggi. Sarebbe ora che anche gli altri attori istituzionali presenti al tavolo prendessero il coraggio di posizioni più oggettive a favore dell’interesse di Taranto.
Ma per evitare di infrangere altre presunte leggi, taceremo.”
(Foto – ANSA)