Meet-up: “Massafra 5 stelle, accusano Tamburrano e i soliti noti”
Il Meetup Massafra Cinque Stelle
è dell’avviso che il presidente della Provincia, Martino Tamburrano, adducendo la mancanza di fondi per istituire un bando di concorso ad hoc, nomina a dirigente del settore ambiente l’ingegner Martino Dilonardo, padre del socio di Antonio Albanese, titolare CISA, colui che ha chiesto il raddoppio del termovalorizzatore di Massafra.
La nomina a dirigente è un posto ambito da molti e per il quale la politica ha fatto molte pressioni, come dichiarato in una intervista dall’ex commissario della Provincia Mario Tafaro.
Adesso forse il cerchio si è chiuso, ma vi è un palese conflitto di interessi. I paladini dell’ambiente dove sono? In consiglio comunale a Massafra, il 2 Aprile 2012, si discuteva: “Richiesta di raddoppio della Centrale Termoelettrica – determinazioni”.
In particolare il consigliere Maurizio Baccaro, chiedeva di esprimere parere negativo al rilascio delle autorizzazioni di detto impianto. La votazione si chiuse con l’unico voto di Baccaro favorevole al parere negativo e tutti gli altri paladini si sono astenuti.
Prendiamone atto quando tra poco saremo chiamati a votare alla regione e al comune.
Si fa, inoltre, presente che è stata rilevata diossina nel latte di un allevamento massafrese e furani in zona “Parco di guerra”(zona molto vicina al termovalorizzatore), pertanto raddoppiare il termovalorizzatore non giova all’ambiente e ai cittadini massafresi.
Massafra fa parte della rete “Natura 2000” e confina con il Parco delle Gravine, per le sue peculiarità dovrebbe essere oggetto di una politica di tutela e di riqualificazione ambientale e paesaggistica, invece grazie alla miopia politica è vittima del degrado provocato da un’attività di smaltimento dei rifiuti tanto aggressiva da prevedere il raddoppio del termovalorizzatore.
Noi come Meetup 5 Stelle Massafra ci opponiamo fortemente a quanto sta accadendo nel nostro paese, perché questi signori ci stanno scippando giorno dopo giorno il diritto ad una vita sana e sicura, ma non essendo presenti in consiglio comunale attualmente, possiamo solo rivolgerci ai Media e sensibilizzare l’opinione pubblica.
Agiremo insieme a tutta la popolazione di Massafra con qualsiasi mezzo a nostra disposizione contro il raddoppio del termovalorizzatore, chiediamo al Sindaco che si candidi alla regione in modo da privarci della sua presenza a Massafra, poiché secondo il nostro parere ha portato la città alla deriva. Non si amministra un paese sventolando i conti in ordine, ma adoperandosi soprattutto nelle scelte per la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.