Vacca (UDC): a Francavilla Fontana il Parco Donato della Porta è il simbolo del degrado
Nota stampa di Alessandra Vacca, coordinatrice dell’UDC di Francavilla Fontana che denuncia le condizioni di totale abbandono del Parco Donato della Porta
“Questo piccolo giardino pubblico, a pochi passi dal centro cittadino, dovrebbe rappresentare una delle poche isole verdi della Città, un quadrato dove poter godere di uno spazio sicuro, pensato per lo svago.
Invece giostre divelte, arredo ricoperto di ruggine, erbacce e persino, una colonnina con tanto di cavi elettrici in bella mostra, a tratteggiare una cartolina fatta di autentico degrado e di tristissima inciviltà.
La staccionata che delimita la zona è danneggiata in più punti, il pavimento del campetto da basket, inaugurato da poco, presenta numerose crepe e rifiuti di vario genere sono disseminati qua e là.
Il parco è un piccolo scrigno di indecenza, un quadro di arretratezza, di strafottenza ed indifferenza che indigna ed insulta gli occhi e la coscienza di chi lo attraversa.
Per chi, come me, Francavilla la sceglie, anche, impegnandosi a cercare di superare le costruzioni retoriche e la rappresentazione dominante che hanno fatto del Sud un sinonimo di inciviltà ed arretratezza, Parco Della Porta è un (altro) pugno nello stomaco.
Com’è possibile che l’ordinario, da noi, diventi straordinario?
Riuscire a completare, anche se in parte, opere importanti e poi assistere a immagini che hanno poco a che fare con il decoro, la cura, la manutenzione e un certo senso civico non può davvero raggiungere lo scopo prefissato, per nessuno.
La valorizzazione e la riqualificazione della Città non possono prescindere dalla salvaguardia delle opere e dei beni pubblici.
L’Amministrazione comunale deve impegnarsi in una più celere e frequente manutenzione.
Serve più concretezza e meno social media marketing.
Occorrono maggiori controlli ed una continua ed incisiva attività di sensibilizzazione per mantenere, nelle dovute condizioni, quelli che sono i valori del saper vivere e del senso di civiltà di una comunità.
Ripartiamo dalle basi, per cambiare davvero il volto di questa Città”.