Taranto – Retake: terzo “blitz” dei volontari in città
TARANTO – “Uomini, donne, giovanissimi, cittadini di ogni età e formazione culturale: l’impiegato, l’archeologo, l’imprenditrice turistica, lo studente, il consigliere comunale, l’operaio, la madre di famiglia. Cittadini che ieri, domenica, si sono dati appuntamento per una missione da compiere: ‘ripulire simbolicamente’ un angolo di città. La propria città.
Sono quelli di Retake Taranto, cittadini volontari del decoro e della pulizia, facilmente individuabili perché indossano la pettorina rosa shocking ed intervengono quasi sempre in gruppo laddove c’è sporco, spazi pubblici degradati. Sono un gruppo giovane, ma che si è già fatto notare per la determinazione: “I retaker – spiega la portavoce, Simona Buonsanti – sono cittadini che ambiscono a vivere in una città in cui prevalgano la legalità, il rispetto delle regole e il senso di comunità. Si attivano in modo concreto per favorire il recupero degli spazi e dare esempi di buone prassi”.
L’attività dei retaker tarantini si sostanzia in piccoli interventi, realizzati nella quotidianità: la pulizia della piazzetta, davanti alla scuola, nelle vie commerciali e in azioni di maggiore visibilità che coinvolgono un numero maggiore di volontari. Ieri c’è stato il terzo ‘blitz’ , a Taranto 2 dopo i due altri interventi importanti di Piazza Bettolo e piazza Marconi: “Gli interventi del Borgo – spiega Alessandra Laghezza – sono stati più semplici: gli spazi circoscritti, l’ambito urbano più definito. Ieri invece abbiamo davvero toccato con mano cosa possa significare il degrado delle nostre periferie urbane. Spazi immensi, sommersi da decenni di spazzatura”. Una trentina di volontari hanno lavorato tutta la mattinata nel quadrilatero tra via Scoglio del Tonno e via Lago di Pergusa con l’obiettivo di rendere più accettabili gli spazi a immediata portata d’occhio: “Certo, quello che possiamo fare noi con le nostre braccia è una goccia in mezzo al mare – commenta Titti Lenoci – occorrerebbe una bonifica della zona. Vi sono sedimentati strati e strati di rifiuti”.
Si corre il rischio dinnanzi a situazioni così degradate di farsi sopraffare dallo scoramento, ma l’azione dei retaker ha soprattutto un significato simbolico e loro per primi sanno che la strada è lunga e che già il fatto che vi siano cittadini che fermano l’auto per fotografarli è un primo risultato. Ieri, accanto al gruppo di volontari di sempre, sono scesi in strada i boy scout dello Spirito Santo e dei SS. Medici, il gruppo Pulsano d’Amare, la Protezione Civile Sert, e l’Ape Calessino con due mezzi per portare da una postazione all’altra sacchi di spazzatura e volontari. “Se volete far parte – si legge sulla pagina Facebook della community di Retake – dei nostri gruppi di quartiere, segnalateci la vostra disponibilità…”. Appuntamento a marzo con una nuova ed importante operazione in città. A breve i dettagli.”
Retake