Tempa Rossa, LEGAMJONICI: “NON SI AUTORIZZI IL PROLUNGAMENTO DEL PONTILE ENI”
«Se per il consigliere del Pd, Gianni Azzaro il prolungamento del pontile servirebbe anche per l’attracco delle petroliere che scaricano petrolio destinato alla raffinazione e sarebbe dunque funzionale a tutta la raffineria, la realtà è invece differente», sottolinea il comitato Legamjonici.
«Il piano strategico industriale 2014-2017 di Eni prevede infatti che l’attività di raffinazione ceda progressivamente il posto alla sola movimentazione di greggio, ecco perché il prolungamento del pontile – spiegano- è strettamente indispensabile alla realizzazione del progetto Tempa Rossa. Il numero di petroliere che trasportano petrolio verso la raffineria è infatti irrisorio, mentre con il progetto ‘Tempa Rossa’ è previsto un consistente aumento del traffico di petroliere. A conferma di questo, Eni prevede inoltre il potenziamento dell’export del greggio proveniente dalla Val D’Agri, destinato ad altre raffinerie».
A detta del Comitato, la volontà di autorizzare il prolungamento del pontile è dunque a discapito della salvaguardia dell’ambiente e della salute, in quanto le operazioni di stoccaggio e movimentazione «genereranno un aumento delle emissioni nocive di Voc (composti organici volatili) che saranno difficilmente captate anche utilizzando le migliori tecnologie disponibili». A questo si aggiunge anche «un aumento dell’inquinamento del Mar Grande da Ipa (idrocarburi policiclici aromatici) di origine petrolifera con ulteriore danno alle risorse ittiche locali».
Legamjonici ritiene pertanto che la posizione del consigliere Azzaro, capogruppo di maggioranza, e le annesse motivazioni, «siano solo strumenti atti a giustificare un’opposizione di facciata al progetto “Tempa Rossa” che di fatto è in linea con la posizione del Pd nazionale, favorevole al progetto. Tutto questo, – conclude- ancora una volta, ai danni della popolazione tarantina».