BELLANOVA: “SPETTACOLO VERGOGNOSO. CHI HA DETTO NO ALLE DONNE IN QUESTI 5 ANNI NON SIA RICANDIDATO. È TEMPO DI VOLTARE RADICALMENTE PAGINA”
Posted On 29/07/2020
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“Quanto temevamo è puntualmente accaduto. Stanotte il Consiglio regionale e il Presidente Emiliano hanno umiliato tutte le donne pugliesi impedendo la loro presenza nei luoghi della politica istituzionale e delle decisioni.
Adesso mi aspetto che nessuno tra quanti hanno boicottato prima, affossato poi come stanotte la doppia preferenza di genere nella legge elettorale pugliese venga ricandidato nelle liste che fanno riferimento al Presidente Emiliano o al Pd.
Mi aspetto che chi ha lavorato, palesemente e sottotraccia, per dare manforte al centro destra e ai suoi duemila emendamenti, venga considerato incandidabile così da evitare la vergogna di chi ritiene che le donne siano solo utile massa di manovra ma fastidiose e inopportune se invece siedono nel consiglio regionale o nelle stanze dove si decide il destino dei territori e dei cittadini pugliesi, uomini e donne.
Perché il provvedimento sull’equilibrio di genere nel consiglio regionale fosse portato in Aula, praticamente fuori tempo massimo e nell’ultima seduta utile, sono state necessarie mobilitazioni delle donne, prese di posizione durissime, la diffida del Governo con l’eventualità dei poteri sostitutivi. Non è bastato.
Ancora una volta, sono e siamo costrette a prendere atto di una vergognosa sconfitta della maggioranza, nonostante le tante dichiarazioni roboanti e retoriche della vigilia. Perché è evidente che questo nulla di fatto, e il mancato adeguamento della legge regionale a quella nazionale e al dettato costituzionale, se è responsabilità dell’intero emiciclo lo è soprattutto di chi ha governato per ben lunghi cinque anni la Puglia.
Quella stessa maggioranza che invece non ha avuto difficoltà alcuna nel tessere accordi di sottogoverno utili alla distribuzione degli incarichi e che non si è sottratta, nemmeno stanotte, all’utilizzo disinvolto e strumentale del numero legale. Gli uni e gli altri saldamente complici nel tenere le donne fuori dalle liste e dal governo.
Una vergogna, di cui dovranno dare conto. Guardando in faccia le donne, quando andranno a chiedere il voto.
E una ragione di più per dire che è tempo, finalmente, di voltare radicalmente pagina”
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