Bari, città digitale
È quanto emerge dall’”Indagine sulla maturità digitale dei Comuni capoluogo”, realizzata fra aprile e maggio 2021 da FPA, società del gruppo Digital360, per Dedagroup Public Services, società in prima linea nello sviluppo delle nuove infrastrutture pubbliche digitali del Paese, e presentata oggi a FORUM PA 2021 nel corso del convegno “Italia digitale: il ruolo dei Comuni per una PA al servizio di cittadini e imprese”.
L’indagine analizza il grado di maturità digitale dei 110 comuni italiani capoluogo sulla base di tre dimensioni: Digital public services, il livello di disponibilità online di 20 tra i principali servizi al cittadino e alle imprese; Digital PA, l’integrazione dei Comuni con le principali piattaforme abilitanti individuate dal Piano triennale per l’informatica pubblica (SPID, CIE, PagoPA, ANPR); Digital Openness, la numerosità e l’interoperabilità degli open data e la comunicazione con i cittadini attraverso i canali social. È basata sul modello Ca.Re (Cambiamento Realizzato) di Dedagroup Public Services, frutto di una rielaborazione del DESI rispetto agli obiettivi definiti dal Piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione e di una sua contestualizzazione a livello locale, che rappresenta la sintesi dei risultati ottenuti nelle tre dimensioni.
Immaginando il percorso di digitalizzazione come una corsa di velocità, che anche alla luce della recente esperienza dettata dall’emergenza sanitaria si è capito che si deve e si può compiere, l’indagine individua tre classi di maturità digitale collocando i Comuni in tre momenti: “Blocchi di partenza”, “Stacco” e “Spinta”.
Bari che si posizione proprio nella fase di “Spinta”, migliora ulteriormente i propri risultati con un indice Ca.Re. pari a 62 (vs 60 dello scorso anno), riflesso delle significative performance dell’Indice Digital Public Services, pari a 83 (vs 82 del 2020), dell’Indice Openness, stabile a 47 e dell’Indice Digital PA, pari a 56 (vs 50 del 2020).
Eugenio Di Sciascio, vicesindaco e assessore all’Innovazione digitale del Comune di Bari sottolinea: “In questo anno segnato tragicamente dalla pandemia, abbiamo continuato a lavorare per offrire nuovi servizi digitali al cittadino, imparando velocemente le lezioni che la pandemia ci ha impartito. L’ottica in cui lavoriamo è quella di realizzare servizi “user centric” che semplifichino l’interazione tra cittadino e amministrazione comunale. Tra i progetti già avviati o pronti a partire mi limito a citare lo sportello virtuale per l’interazione con l’amministrazione; il nuovo portale di e-gov che, unitamente al progetto di completamento della digitalizzazione degli archivi, garantirà il rilascio di certificati e la fruizione di numerosi servizi, incluso il digital wallet, al cittadino; il passaggio a PagoPA; il portale della partecipazione; i nuovi servizi digitali per la mobilità, l’approdo sulla app IO e l’incremento sostanziale del wifi pubblico. Abbiamo anche finanziato il progetto del nuovo “data lake” del Comune di Bari, che avvieremo a breve, in cui confluiranno i dati prodotti dalla città e dall’amministrazione. Un’ultima considerazione credo sia necessaria: mai come oggi, accanto allo sviluppo dei servizi, appare fondamentale offrire percorsi di formazione ai cittadini. Proprio in quest’ottica abbiamo avviato le prime esperienze di corsi finalizzati ad illustrare l’utilizzo dei servizi digitali del Comune in modo da non lasciare nessuno indietro“.
“Il 2020 passerà alla storia come l’anno della pandemia, ma anche come l’anno in cui abbiamo accelerato con forza verso una trasformazione tecnologica senza precedenti. I dati della ricerca Ca.Re lo confermano evidenziando come chi ha avuto più facilità e capacità di reazione alle condizioni estreme createsi sia stato chi ha potuto contare su progetti già avviati di digitalizzazione del back office, parte cruciale per l’erogazione ed efficienza dei servizi. Questo ci dice che il percorso per tutti parte proprio dalla digitalizzazione del sistema informativo con la conseguente revisione dei processi per poter attuare realmente quel cambiamento che vede l’uomo al centro in ogni minimo dettaglio del servizio pensato per il cittadino” ha commentato Fabio Meloni, Amministratore Delegato di Dedagroup Public Services. “Bari, con cui inizieremo presto a collaborare sul fronte anche dei servizi legati alla contabilità e alla gestione del personale, è tra i comuni più virtuosi e, nonostante l’ottimo posizionamento sul fronte della maturità digitale, continua a lavorare per migliorare ulteriormente”.
All’indirizzo https://www.dedagroup.it/public-services/questionario-CaRe è disponibile una versione semplificata del questionario accessibile a tutti i comuni che desiderano autovalutare il proprio livello di digitalizzazione.