Taranto – Coronavirus all’ospedale di Castellaneta, Emiliano: “Denuncia alla procura e procedimento disciplinare dell’eventuale responsabile”
TARANTO – E’ di alcune ore fa la notizia, data dal primo cittadino di Castellaneta e presidente della provincia di Taranto, Giovanni Gugliotti, di una serie di contagi avvenuti nel nosocomio in provincia di Taranto (l’articolo completo a questo link).
Le parole di Gugliotti sono state di grande preoccupazione, ma anche di rabbia per una possibile mancata osservanza dei protocolli dettati dalle misure di contenimento dei contagi, in questa emergenza coronavirus. Nello specifico, un medico della struttura ospedaliera dekl “San Pio”, a Castellaneta, avrebbe continuato ad operare all’interno del presidio sanitario, nonostante la sua positività al covid-19, contagiando alcuni colleghi medici e infermieri. Alla notizia – che se trovasse conferma nei riscontri di cui Gugliotti e il d.s. dell’ospedale di Castellaneta, Emanuele Tatò, si stanno occupando – il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha reagito denunciando l’accaduto alla Procura e chiedendo il licenziamento del medico che avrebbe ignorato – se ciò fosse dimostrato – i protocolli sanitari imposti.
Di seguito riportiamo le parole di Emiliano, apparse pochi minuti fa, sulla sua pagina social:
“Ho appreso della vicenda riguardante l’ospedale “San Pio” di Castellaneta dal direttore generale della Asl Taranto Stefano Rossi, dal direttore del Dipartimento di prevenzione di Taranto dott. Michele Conversano, dal Direttore Sanitario dell’ospedale San Pio di Castellaneta dott. Emanuele Tatò.
Ho anche avuto un’importante relazione telefonica sui fatti da parte del Sindaco di Castellaneta, avv. Giovanni Gugliotti, lui stesso esposto a rischi della condotta del soggetto che, dipendente dell’Ospedale San Pio, aveva proprio il compito di vigilare il rispetto da parte di tutti delle regole di igiene atte a prevenire l’estendersi del contagio. A causa di quanto accaduto saranno probabilmente chiusi molti reparti dell’Ospedale e posti in quarantena moltissimi sanitari. Il danno provocato alla comunità è enorme. Si aggiunga che molto probabilmente queste condotte violano diverse norme penali che prevedono gravi conseguenze sull’autore dell’eventuale reato. Per questa ragione ho telefonato subito al Procuratore della Repubblica di Taranto dott. Carlo Capristo, per consentirgli di iniziare tempestivamente la sua doverosa indagine. E ho dato indirizzo al dg Rossi (direttore generale della Asl Taranto. ndr) di avviare un procedimento disciplinare finalizzato all’eventuale sospensione e successivo licenziamento, ove i fatti ipotizzati venissero oggettivamente accertati. I medici, infermieri e operatori sanitari sono i nostri eroi, in prima linea in questa emergenza. Ma se qualcuno tra loro, anche uno solo, non rispetta le regole e le leggi, e si comporta in modo irresponsabile nell’esercizio delle sue funzioni o nella vita privata, mette a repentaglio tutto il sistema sanitario, la vita e la salute dei suoi colleghi e dei pazienti. Non abbiamo fatto altro in queste drammatiche settimane che richiamare l’attenzione sulle basilari forme di prevenzione per i cittadini comuni e tale appello vale a maggior ragione per il personale sanitario. Abbiamo detto in tutte le maniere che bisogna proteggere gli ospedali e chi ci lavora. Rispettare le regole non è una libera scelta in questo momento, ma un dovere categorico. Dal nostro rigore dipenderà il successo o l’insuccesso della battaglia contro il coronavirus.”