Taranto – Ilva, Borraccino e Baccaro: “Verificare il rispetto della legge e garantire l’applicazione dei criteri da essa previsti”
Posted On 30/10/2018
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TARANTO – “Con la presente le comunichiamo la collocazione in CIGS – cassa integrazione straordinaria – a zero ore a far data dall’1 novembre 2018- sino a diversa formale disposizione, lei dovrà astenersi, già dal 31.10.2018, dall’accedere in stabilimento per svolgere attività lavorative.
Per la giornata del 31 ottobre, per ragioni logistico/organizzative, sarà esonerato dall’attività lavorativa e sarà considerato in permesso retribuito.
La collocazione in CGIS interviene in esecuzione del paragrafo IV, punto 5 (ii) del Verbale di Accordo Ministeriale del 6 settembre 2018 e connessi adempimenti, non rientrando la SV tra i destinatari di proposta di assunzione da parte di AMInvestCo e/o società Affiliate o, in alternativa, tra coloro che hanno aderito al piano di incentivazione all’esodo oggetto di intesa sindacale.“
Questo il testo della comunicazione data ai lavoratori Ilva che non rientrano tra gli assunti della nuova proprietà Ilva. Nelle ultime ore, attraverso il portale web “Myllva” , gli operai stanno infatti scoprendo la decisione aziendale circa il proprio futuro professionale.
La lettera è datata 29 ottobre 2018.
Molte le polemiche sulla trasparenza dei criteri decisionali che l’azienda avrebbe deciso di applicare nella scelta dei lavoratori “in” e “out”.
Di seguito, pubblichiamo la nota stampa congiunta dell’ Assessore regionale allo Sviluppo Economico, Mino Borraccino, e del coordinatore provinciale di Sinistra Italiana Taranto Maurizio Baccaro:
“In queste ore gli operai Ilva stanno vivendo, purtroppo, un momento surreale, poiché stanno ricevendo le comunicazioni attraverso le quali apprendono quale sarà il percorso lavorativo e la condizione di reddito che la nuova proprietà ha deciso per loro. Ricordiamo che ci saranno circa 3000 lavoratori che, dal 1° novembre 2018, rimarranno in Amministrazione Straordinaria e quindi in Cassa Integrazione, a zero ore.
La nostra posizione, molto critica, sulla cessione di Ilva ad ArcelorMittal è nota.
Riteniamo prioritario chiedere che il Governo controlli il rispetto dei criteri di massima trasparenza nella gestione di questa fase. Non vorremmo che, come spesso accade in queste situazioni, la proprietà della fabbrica colga l’occasione per “liberarsi” di chi è stato protagonista di lotte per la difesa delle giuste condizioni lavorative all’interno dello stabilimento e per la tutela della salute pubblica, messa a rischio dall’inquinamento eccessivo causato dalla produzione. Da quello che stiamo riuscendo ad apprendere e dalle diverse segnalazioni che i lavoratori ci fanno, sembrerebbe che molti dei lavoratori lasciati in Amministrazione Straordinaria siano anche con famiglie monoreddito e carichi familiari pesanti. È legittimo chiedere al Ministro del Lavoro di verificare il rispetto della Legge e garantire l’applicazione dei criteri da essa previsti.”
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