Brindisi- Pensionato irretito in casa da due donne, probabile svolta nelle indagini
SAN MICHELE SALENTINO- F.L, nomade di origine rumena, sarebbe stata notata dalla pattuglia dei Carabinieri aggirarsi nel pomeriggio del 1° marzo u.s. con fare sospetto per le vie di San Michele Salentino. Individuata subito quale persona non residente nel piccolo centro, i militari la sottoponevano a controllo. Dagli approfonditi accertamenti effettuati sarebbe emerso che nei suoi confronti erano stati emessi due ordini di carcerazione, rispettivamente, il primo dalla Procura della Repubblica di Benevento nel maggio 2010, per espiare 1 anno e 6 mesi di reclusione per furti commessi in Airola (BN) nel 2007, il secondo dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata nel gennaio 2009, per espiare la pena di 1 anno e 4 mesi di reclusione per furti commessi in Castellabate (SA) nel maggio 2006 e pertanto è stata tratta in arrestato.
Le sorprese sono continuate, poiché dall’esame delle impronte digitali sarebbe emerso che la donna nel corso dei controlli e degli arresti cui era stata sottoposta in precedenza in diverse località del territorio nazionale, dove avrebbe perpetrato reati ovvero era stata controllata, aveva riferito di chiamarsi con diversi nomi. Sarebbe emerso quindi che in Sorrento, Pontecorvo (FR), Montesarchio (BN), Agropoli (SA), Formia (LT), Napoli, Vigevano (PV) avrebbe commesso reati di furto e in Milano occupazione abusiva di edificio. La stessa al momento del controllo in San Michele Salentino era in compagnia di un’altra nomade rumena L.R. classe 1986, gravata anche lei da diversi precedenti penali commessi in varie parti del territorio nazionale con vari “alias” utilizzati.
Le due donne sarebbero state perquisite e nelle due borse in loro possesso sarebbero state rinvenute diverse paia di calzini che hanno dichiarato di vendere in maniera itinerante. Poiché la vendita porta a porta dei calzini era stata la scusa con cui due sconosciute avevano avuto accesso nei giorni scorsi nelle abitazioni di anziani pensionati in Villa Castelli e San Michele Salentino, i militari hanno posto in visione alle vittime le fotografie delle nomadi rumene. Sarebbero state pertanto riconosciute dalle vittime per coloro che con la scusa della vendita dei calzini porta a porta, una volta entrate in casa, una delle due si denudava offrendo prestazioni sessuali ai malcapitati pensionati al fine di consentire alla complice di derubarli.
Il consiglio dell’Arma dei Carabinieri è di non far accedere in casa le persone che non si conoscono nonostante la loro insistenza, contattando, in caso di difficoltà, il numero di pronto intervento 112.