Mangiare insetti aiuta a salvare il pianeta

Mangiare insetti aiuta a salvare il pianeta. Lunga la lista degli insetti che dal 26 gennaio, finiranno sulle tavole dei cittadini pugliesi in nome di unâalimentazione piĂš sostenibile. Dalla Commissione Ue è arrivato il via libera alla vendita delle larve di Alphitobius diaperinus (minor verme), specie meglio nota con il nome di verme della farina minore.
Come si legge nel Regolamento 2023/58 della Commissione europea, queste larve potranno essere vendute: congelate, in pasta, essiccate e in polvere. Potremo trovare le larve di questo insetto sul mercato in numerosi prodotti fra cui patatine fritte, pane e panini, burro dâarachidi e diversi snack, nei prodotti a base di pasta, pizza o cioccolato, ma anche nei preparati a base di carne, di prodotti sostitutivi della carne e nelle minestre, contribuendo seriamente a ridurre la fame nel mondo e pure i gas serra derivanti dall’allevamento di bestiame.
Mangiare insetti aiuta a salvare il pianeta
Alphitobius diaperinus è il quarto insetto ad essere stato autorizzato come alimento sul territorio europeo, dopo le larve del tenebrione mugnaio, le locuste e i grilli.
Il Regolamento della Commissione europea ha autorizzato la societĂ Ynsect NL B.V. ad immettere nel mercato europeo queste larve nellâambito della normativa comunitaria sui novel food.
Una novitĂ che fa seguito al via libera anche al grillo domestico (Acheta domesticus), alla larva gialla della farina (Tenebrio molitor) e alle cavallette (Locusta migratoria) per uso alimentare umano, ed altre domande sono in lista di attesa.
Mangiare insetti aiuta a salvare il pianeta
Si tratta peraltro di alimenti che sono stati oggetto di valutazione dellâEfsa, lâautoritĂ alimentare Europea che però nel suo parere scientifico ha rilevato che il consumo di questi insetti può causare reazioni allergiche nelle persone allergiche ai crostacei e agli acari della polvere.
Siamo di fronte ad una accelerazione che non sembra interessare i consumatori europei e soprattutto gli italiani che, per la grande maggioranza, non porterebbero mai a tavola gli insetti, considerati estranei alla cultura alimentare nazionale: il 54% è infatti contrario agli insetti a tavola, mentre è indifferente il 24%, favorevole il 16% e non risponde il 6%, secondo lâindagine Coldiretti/Ixeâ.
Mangiare insetti aiuta a salvare il pianeta
Una corretta alimentazione non può prescindere dalla realtĂ produttiva e culturale locale nei Paesi del terzo mondo come in quelli sviluppati e a questo principio non possono sfuggire neanche bruchi, coleotteri, formiche o cavallette a scopo alimentare che, anche se iperproteici, sono molto lontani dalla realtĂ culinaria nazionale italiana ed europea. Al di lĂ della normale contrarietĂ degli italiani verso prodotti lontanissimi dalla cultura nazionale, lâarrivo sulle tavole degli insetti solleva dei precisi interrogativi di carattere sanitario e salutistico ai quali è necessario dare risposte, facendo chiarezza sui metodi di produzione e sulla stessa provenienza e tracciabilitĂ considerato che la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra Ue, come il Vietnam, la Thailandia o la Cina, da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari.
Eâ necessario pertanto garantire la trasparenza dellâinformazione sia sulla natura delle farine contenute negli alimenti sia sul paese di provenienza. La commercializzazione di insetti a scopo alimentare è resa possibile in Europa dallâentrata in vigore dal primo gennaio 2018 del regolamento Ue sui ânovel foodâ che permette di riconoscere gli insetti interi sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali da paesi terzi.
PugliaPress
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