Scienza e fede. Domani incontro a Taranto con Bersanelli
L’astrofisico sarà nel capoluogo ionico alle ore 19.30, quando nell’Aula Magna “Giovanni Paolo II” della Parrocchia di Santa Rita parlerà di “Origine e creazione nell’universo del big bang”.
Si terrà domani pomeriggio, a partire dalle ore 19.30, nell’Aula Magna “Giovanni Paolo II” della Parrocchia di Santa Rita, in piazza Santa Rita a Taranto, un incontro dedicato alla “Origine e creazione nell’universo del big bang”. L’appuntamento, con partecipazione libera e gratuita, sarà introdotto da Mons. Luigi Romanazzi, docente di Teologia dogmatica presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Romano Guardini” di Taranto e vedrà la relazione dello scienziato Marco Bersanelli. Si tratta, scrivono gli organizzatori, di uno “scienziato di fama mondiale e autentica “autorità” nell’astronomia e nell’astrofisica”, visto che è docente di Astrofisica e Meccanica all’Università degli Studi di Milano e collaboratore presso lo IASF, l’Istituto Nazionale di Astrofisica, oltre ad essere presidente della Fondazione Sacro Cuore per l’Educazione dei Giovani. “Marco Bersanelli – spiega una nota stampa di presentazione dell’incontro – si occupa di cosmologia osservativa, in particolare dell’osservazione dell’universo primordiale attraverso il Fondo Cosmico di Microonde; ha partecipato anche a due spedizioni scientifiche al Polo Sud e attualmente collabora con l’Agenzia Spaziale Europea; è a capo della progettazione e sviluppo del Low Frequency Instrument utilizzato dal satellite Planck”.
«La scienza moderna, prodigiosamente efficace nella sua capacità di descrivere la natura fisica dell’universo, non è tuttavia in grado di rispondere – anticipa Bersanelli – all’esigenza profonda di un significato esauriente per l’esistenza dell’uomo e del mondo». Secondo lo scienziato, nato nel 1960, «la scienza ha soppiantato le antiche leggende mitologiche sull’origine del mondo, ma ha lasciato intatta la domanda sulla creazione come origine ultima di tutto ciò che è. Oggi più che mai la bellezza e la vastità del cosmo, svelata dal linguaggio della scienza moderna, ci interroga e può farci riscoprire l’esigenza di un senso ultimo del reale con inaspettata urgenza e profondità». Anticipando alcuni temi che tratterà a Taranto, Marco Bersanelli ha spiegato che «Oggi la scienza moderna ci permette di indagare la natura fisica dell’universo con crescente profondità. Recentemente la cosmologia ha segnato una serie di passi avanti, grazie a misure che ci consentono di scandagliare con crescente precisione regioni distanti dello spazio-tempo. Il satellite europeo Planck, lanciato con successo nel 2009, ha permesso di ricostruire l’immagine ad alta definizione dell’universo neonato, e di individuare i principali parametri che governano la composizione, la geometria e l’evoluzione del cosmo. Ma fin dall’antichità l’osservazione del cielo – ha concluso Marco Bersanelli – ha segnato profondamente la coscienza e l’immaginazione dell’uomo, suscitando domande sulla natura degli astri e, al tempo stesso, evocando l’esigenza di un significato per l’esistenza. La tradizione giudaico-cristiana si è distinta dai miti pagani sull’origine del cosmo, e ha introdotto un’originale concezione di “creazione” intesa come radicale dipendenza di ogni cosa – compresi spazio e tempo – dal creatore».
L’evento di sabato 21 giugno è stato reso possibile dal sostegno di “SO.RAT Rappresentanze Srl” partner Carestream Health.