LA LOTTA ALLE FINTE ONLUS
Grazie al censimento realizzato a fine 2009 (Modello EAS) il fisco ha potuto pianificare e realizzare controlli mirati. Lo si apprende da un comunicato stampa dell’Arcas Puglia a firma del presidente regionale Archita di Serio. Sarebbero 120 i milioni già recuperati. L’Agenzia delle Entrate, dopo aver avviato e completato a fine 2009 il censimento degli enti non commerciali e delle onlus(organizzazioni non lucrative di utilità sociale), nel corso dello scorso anno ha pianificato e messo a punto controlli mirati sull’intero settore. Dal contrasto all’indebito utilizzo delle agevolazioni, sono state eseguite circa mille verifiche sul campo, che hanno consentito di far emergere un’evasione per oltre 230 milioni di euro di proventi non dichiarati. Sullo stesso fronte, sono stati effettuati oltre 2mila accertamenti, con un recupero complessivo di imposte per l20 milioni di euro. I dati ufficiali delle Agenzie delle Entrate dicono che ci sono palestre e centri sportivi che si qualificano “onlus” in modo improprio. Anche molti centri residenziali si qualificano come enti non lucrativi e poi fanno pagare rette di tutto rispetto ai loro “ospiti”. Molti addirittura chiedono l’accesso al 5 per mille. Altri effettuano mescita di alimenti e bevande e sono, di fatto, esercizi pubblici. Insomma la solita Italia dei “furbetti”. Tutto ciò, oltre che un illecito amministrativo, è uno schiaffo a tutte le organizzazioni no profit che fanno veramente del volontariato alla cosiddetta “area del disagio sociale”. Le forze dell’ordine preposte stanno facendo un buon lavoro rispetto ai mezzi che hanno a disposizione, un maggior finanziamento delle stesse renderebbe un miglior servizio nell’interesse di tutto il mondo del vero volontariato.