Bari – Donna muore per un pezzo di cotone dimenticato nel cranio. Condannati due medici
(Mala)sanità. Condannati due neurochirurghi del Policlinico di Bari e assolti altri quattro al termine del processo di primo grado relativo alla morte di Franca Spinosa, una donna di 47 anni, deceduta a causa di un pezzo di cotone non rimosso durante un intervento chirurgico per un tumore al cervello.
Il caso risale al 2008 ed è stato al centro di indagini complesse, in un primo momento avviate dalla Procura di Milano e poi passate a quella di Bari. Nell’aprile del 2008 la donna, una madre di famiglia originaria di Monopoli, subisce un delicatissimo intervento di asportazione del meningioma endoventricolare presso l’ospedale “Carlo Besta” di Milano. L’intervento fu eseguito da due chirurghi e da un infermiere ferrista. Nelle settimane successive all’operazione, la donna, ritornata in Puglia, accusava mal di testa e vomito talmente forti da rendere necessario il ricovero, questa volta presso il Policlinico di Bari, al reparto di neurochirurgia. Fu messa sotto osservazione ma dopo pochi giorni la situazione è degenerata fino alla morte avvenuta il 9 giugno del 2008.
Dalle indagini è emerso che durante l’intervento è stato lasciato un pezzo di cotone che avrebbe provocato un aumento di pressione all’interno del cranio. Il giudice monocratico del Tribunale di Bari ha condannato a 4 mesi di reclusione (pena sospesa) per omicidio colposo i due neurochirurghi di Bari, Antonio Colamaria e Vincenzo Fanelli, per non aver individuato le cause del disturbo. I due medici baresi sono stati anche condannati al risarcimento danni nei confronti dei familiari della vittima, da quantificarsi in un separato processo civile. Assolti, invece, i medici di Milano perché il fatto non costituisce reato. Assolto anche il medico del Policlinico che visitò la donna quando ormai non c’era più niente da fare, per non aver commesso il fatto.