Nuovi sviluppi nella rapina centro scommesse Bari nel quartiere San Pasquale
Nel pomeriggio dell’11 novembre la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Il provvedimento riguarda un giovane di 23 anni, indicato come presunto autore della rapina avvenuta lo scorso 17 settembre in un centro scommesse cittadino. L’ordinanza arriva su richiesta della Procura della Repubblica e dopo le valutazioni del Giudice per le Indagini Preliminari.
Il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari. La responsabilità dell’indagato sarà valutata in sede processuale, nel pieno contraddittorio tra le parti.
Ricostruzione della rapina nel centro scommesse di Bari
Secondo gli investigatori, nel primo pomeriggio del 17 settembre un giovane con occhiali da sole e cappellino scuro è entrato nel centro scommesse situato nel quartiere San Pasquale. Ha effettuato una giocata alle macchinette automatiche e ha controllato che non ci fossero altri clienti. Si è poi avvicinato alla dipendente della cassa e, puntando una pistola, ha preso circa 1.500 euro. Subito dopo è fuggito.
Le pattuglie dei “Falchi” della Squadra Mobile, le Volanti dell’U.P.G.S.P. e il personale del Gabinetto di Polizia Scientifica sono arrivati sul posto in pochi minuti. Le forze dell’ordine hanno avviato subito la raccolta delle prove e ascoltato i presenti.
Indagini rapide sulla rapina centro scommesse Bari
Gli investigatori hanno esaminato le impronte lasciate sulla macchinetta e hanno analizzato le immagini della videosorveglianza. Grazie agli elementi raccolti sono riusciti a individuare il presunto responsabile.
Il giorno successivo alla rapina, il giovane si è presentato spontaneamente negli uffici della Squadra Mobile. Era accompagnato dal suo legale. Ha dichiarato il proprio coinvolgimento e ha consegnato la pistola utilizzata, una pistola a salve senza tappo rosso.
L’11 novembre gli agenti hanno eseguito la misura cautelare agli arresti domiciliari. Seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa. Ogni profilo di colpevolezza dovrà essere accertato in sede giudiziaria.
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