Addio ora legale, torna l’ora solare: i disturbi e i consigli su come superare brillantemente il passaggio
Siamo arrivati al consueto passaggio dall’ora legale a quella solare nella notte fra sabato 24 e domenica 25 ottobre. Lancette indietro di un’ora: “le giornate diventano più corte” e “si dorme di più”. Mentre per la maggior parte delle persone si tratta di un passaggio quasi “indolore”, un 10% della popolazione, coloro che soffrono di disturbi del sonno, avrà qualche difficoltà di adattamento maggiore. Visto che ci dividiamo in “gufi” (se andiamo a letto tardi) o “allodole” (se ci svegliamo presto), dobbiamo sapere che il passaggio autunnale è sfavorevole soprattutto alle “allodole”, che dovranno abituarsi gradualmente all’aumento di luce la mattina, evitando di buttarsi subito a sfruttarla completamente, ritirandosi invece, un po’ prima, la sera rispettando i ritmi precedenti al cambio di stagione. Il cattivo umore è il primo dei disagi possibili che, la prima settimana di riduzione della luce, si porta dietro spesso una riduzione di efficienza sul lavoro, un peggioramento generale della qualità della vita, un aumento della suscettibilità a varie patologie e, infine, un progressivo aumento di stanchezza. Allora l’antidoto per contrastare la malinconia delle giornate più corte sembra essere proprio quello di cercare più luce: basta il passaggio (al lavoro ad esempio) a una postazione più chiara e luminosa per indurre un miglioramento dei sintomi che possono comprendere stanchezza, malinconia o depressione. Il segreto è infatti la melatonina: le sensazioni negative sono spesso associate a una anticipata produzione di melatonina, come accade in chi è soggetto a disturbi di sbalzi di umore, i cui sintomi sono più forti in autunno, all’inizio dell’inverno e cominciano a diminuire in primavera. Ai più apprensivi gli esperti consigliano di regolarsi domenica in base al nuovo fuso orario, senza pensare a quello appena abbandonato. Gli effetti ormonali di questi cambiamenti vengono attenuati dall’attività fisica aerobica. Fare attività fisica al mattino presto sfruttando le ore di luce è l’ideale: la sveglia all’alba, seguita da una sessione di movimento, aiuta a superare gli effetti dei malesseri stagionali. Non dimentichiamoci infine di mantenere uno stile alimentare fatto di pasti legger. Attenzione anche agli “spuntini di mezzanotte” magari indotti dalla considerazione che si può dormire di più: mangiare prima di andare a letto potrebbe causare notevoli disagi sulle ore di sonno, specie se si introducono proteine.
Fonte Corriere della Sera