San Vito dei Normanni attonita dopo l’attentato incendiario di ieri al negozio “Punto luce”

Un’attività commerciale di articoli elettrici di san Vito dei Normanni, “Punto luce” il nome del negozio, è stata ieri oggetto di una spaventosa quanto sfrontata azione intimidatoria, sotto gli occhi increduli di molte persone, alcune delle quali hanno filmato quanto accadeva in quei minuti tanto concitati e drammatici.
L’azione può tranquillamente definirsi sfrontata perché essa si è stata compiuta in un orario centrale dell’attività lavorativa e della vita cittadina, le ore 18, ed anche perché il negozio si trova sulla sempre trafficatissima via che collega San Vito alla vicina Carovigno. A questo si aggiunga che l’attività commerciale è vittima per la quarta volta il quattro anni di atti intimidatori, sebbene non della stessa portata.
Nelle precedenti occasioni infatti, era stato presa di mira un’altra sede del negozio, posta sempre a San Vito, oppure era stato compiuto un attentato nei confronti dell’ingresso di questa rivendita. Ieri i malviventi, invece, si sono spinti bel oltre.
Arrivati in tre con un’auto che si sospetta possa avere una targa rubata, in due ne sono scesi e hanno fatto il loro ingresso nel negozio, al cui interno c’era il solo titolare. Uno di essi ha provveduto subito a spargere del gasolio nel negozio, mentre un altro saliva nel piano superiore, compiendo la stessa operazione ed evidentemente appiccando il fuoco.
Nel frattempo il titolare, dopo un acceso alterco, ha provato ad azionare l’estintore ma ha poi dovuto desistere ed abbandonare il suo negozio. Ciò che è ancora più scioccante in tutto questa aggressione è il modo col quale il malvivente salito al piano superiore, allo scopo di salvarsi la vita ed uscire vivo dal negozio che andava a fuoco, si calava con una corda da una finestra che si affaccia sulla strada.
Tutto ripreso dai video amatoriali dei passanti. I filmati, così come la testimonianza del povero titolare, che ha patito danni molto elevati al proprio materiale, nonostante l’arrivo di diversi mezzi dei Vigili del fuoco, saranno la base per provare ad individuare l’identità dei soggetti che hanno sfrontatamente compito l’azione.
Sull’accaduto indaga la Procura di Brindisi, coadiuvata dalla locale stazione dei Carabinieri e da quella della Polizia di Mesagne. Mentre scriviamo inoltre, si sta svolgendo un vertice presso la Prefettura di Brindisi, convocato dal prefetto Luigi Carnevale. Il movente è da ricercarsi verosimilmente in una rappresaglia, forse una mancata corresponsione da parte del titolare del “pizzo” richiesto dalla malavita locale o la volontà, da parte di quest’ultima, di mandare un segnale intimidatorio a tutti i negozianti della zona, colpendo il singolo allo scopo di educare tutti gli altri.