Foggia – Rubano auto a bracciante e gli chiedono denaro in cambio: arrestati dai Carabinieri due pregiudicati
Posted On 26/01/2019
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APRICENA – Il contrasto al fenomeno dei furti di autovetture finalizzati c.d. del “cavallo di ritorno” è un
problema al quale l’Arma dedica sempre la massima attenzione e per il quale è sempre auspicata la
collaborazione delle vittime per inchiodare alle proprie responsabilità criminali senza scrupoli, che
non hanno alcuna remora nel mettere in difficoltà, in moltissimi casi, onesti lavoratori che hanno
assoluta necessità del loro veicolo per le quotidiane necessità professionali e famigliari.
È questo il caso di un bracciante agricolo di Apricena al quale nel marzo scorso avevano rubato il
veicolo commerciale, lasciato parcheggiato nelle vicinanze di casa. Dopo qualche giorno il
malcapitato era stato avvicinato, in modo alquanto sospetto, addirittura da un vicino di casa che,
manifestandosi dispiaciuto per il furto dell’unico veicolo che aveva per andare a lavorare, si era
viscidamente proposto per far intercedere “qualcuno” per farglielo restituire. La vittima,
inizialmente intimorita da tale atteggiamento, aveva però deciso, dimostrando grande forza
d’animo, di denunciare tutto ai Carabinieri del Comando Stazione di Apricena che, con l’ausilio di
personale del N.O.R.M., ha così immediatamente avviato una e complessa serie di accertamenti
finalizzati ad individuare compiutamente gli autori di quello che si sarebbe rivelato essere il classico
caso di “cavallo di ritorno”. I Carabinieri, infatti, grazie alle indicazioni fornite, sono
successivamente riusciti a recuperare il veicolo e ad accertare la responsabilità di due pregiudicati
del posto, già ben conosciuti, L. M. e C. S., rispettivamente dell’’86 e
del ’73, che ieri sono finalmente stati arrestati dagli stessi militari della locale Stazione, in
esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Foggia su
richiesta della Procura della Repubblica, che aveva pienamente condiviso i riscontri investigativi
refertati.
Gli arrestati, al termine degli accertamenti di rito, sono stati accompagnati presso le rispettive
abitazioni agli arresti domiciliari, e dovranno rispondere di estorsione e ricettazione continuati
aggravati ed in concorso.
Ancora una volta la collaborazione della vittima è stata di fondamentale importanza per individuare
e colpire gli autori di una così intollerabile dimostrazione di criminale protervia.