Taranto – Picchiata e segregata in casa perchè non si voleva prostituire: 3 assolti
TARANTO – Assolti con rito abbreviato Nuredin Kemal di 37 anni – arrestato già in data 23 gennaio 2017 per una presunta rapina ad una donna nel pieno centro cittadino (l’articolo completo a questo link) – Nuredin Sudahan 39 anni e la 21enne di nazionalità rumena Baciu Michaela Cristina, ritenuti responsabili in concorso tra loro, dei reati di sequestro di persona e di induzione alla prostituzione con violenza e minaccia. Le indagini dei poliziotti erano iniziate nell’aprile 2017, quando una giovanissima donna rumena era giunta in ospedale per un malore.
In quel frangente gli investigatori avrebbero accertato che il ricovero della 20enne presso il pronto soccorso fosse dovuto alle insistenti minacce e pressioni dei due fratelli di nazionalità macedone, che volevano costringerla alla prostituzione.
Il 17 maggio scorso, a seguito di una richiesta di aiuto giunta in sala operativa, gli agenti erano intervenuti in un appartamento del centro cittadino all’interno del quale era segregata la giovane rumena. Dalla sua successiva denuncia i poliziotti erano riusciti a far luce sull’intera vicenda, fatta di continue violenze e minacce – secondo l’accusa – perpetrate dai due fratelli macedoni e dalla 21enne connazionale, che per indurla alla prostituzione l’avevano anche sequestra in casa.
Dal racconto della donna emerse che gli aguzzini avrebbero preteso che si prostituisse per saldare un presunto debito e che per lasciarla andare, la giovane avrebbe dovuto versare una somma di 5.000 euro. Nel corso della perquisizione all’interno dell’appartamento, gli agenti in quella occasione rinvennero un gran numero di preservativi ed alcuni cellulari che ora sono al vaglio degli inquirenti. I 3 erano stati tratti in arresto il 9 giugno scorso, sono stati dunque assolti accogliendo le richieste dell’avvocato Fabrizio Lamanna.