Taranto – Sostanze cancerogene e neurotossiche toccano la falda profonda.
Posted On 28/10/2016
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A Taranto è in atto un disastro ambientale ancora più profondo di quello fino a ora conosciuto.
E’ un disastro che richiede un intervento urgente, previsto e imposto dalla legge a tutela dell’ambiente e della salute, prima che i veleni penetrino ancora più in profondità, scivolando fino al Mar Piccolo in forma devastante e irreversibile.
PeaceLink ha presentato oggi in conferenza stampa i dati sulla contaminazione del terreno, della falda superficiale e della acque della falda profonda.
Parliamo della contaminazione riscontrata sotto i parchi minerali ILVA.
Si tratta di aree che per anni – in assenza di una copertura – sono state bagnate senza considerare le conseguenze sulla falda, senza che ci fosse una impermeabilizzazione del suolo e senza un sistema di raccolta delle acque piovane.
Il fatto che nell’area del parco minerali ILVA siano stati superati i limiti di legge per la contaminazione della falda profonda è un fatto gravissimo che richiede una messa in sicurezza d’emergenza non più rinviabile e a cui l’ILVA a gestione statale non può sottrarsi, anche perché a chiederglielo è lo stesso Ministero dell’Ambiente che in Conferenza dei Servizi ha diffidato l’ILVA a non sottrarsi alla messa in sicurezza d’emergenza per evitare il protrasi della contaminazione. Il Ministero dell’Ambiente ha infatti dichiarato: “Si tratta di un vero e proprio obbligo di garanzia in virtù del quale non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire equivale a cagionarlo con tutte le conseguenze di legge”. Praticamente lo Stato intima ad un’azienda gestita dallo Stato stesso di non sottrarsi agli obblighi di messa in sicurezza d’emergenza e di non mettere in atto le stesse condotte e le stesse resistenze dei Riva.
Siamo di fronte ad un paradosso e a un’opportunità.
Di qui l’urgenza della conferenza stampa che ha divulgato e spiegato i dettagli di un disastro ambientale sotterraneo in atto, destinato a peggiorare senza un intervento di messa in sicurezza d’emergenza del suolo e della falda.
PeaceLink ha pubblicato tutti i dati della contaminazione sul proprio sito all’indirizzo web
http://www.peacelink.it/
In questa pagina trovate:
– una copiosa documentazione con i dati dei superamenti dei limiti di legge (riscontrati in particolare nelle analisi della falda);
– la relazione di Arpa Puglia;
– il dossier di PeaceLink (riassuntivo ed esplicativo della notevole mole di dati tecnici e degli esiti della Conferenza dei Servizi) presentato stamattina in conferenza stampa. In questo dossier vi è una dettagliata elencazione delle sostanze che hanno superato i limiti di legge sia nel terreno, sia nella falda superficiale sia nella falsa profonda sotto il parco minerali ILVA.
Tra le sostanze tossiche, neurotossiche e cancerogene che hanno superato i limiti di legge spiccano il cromo esavalente (cancerogeno) e il piombo (neurotossico e cancerogeno).
PeaceLink porterà i dati in Procura perché si individuino tutte le responsabilità di questo disastro ambientale sotterraneo.
PeaceLink
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