Decreto Pnrr Scuola: approvazione imminente e critiche sui precari

Il decreto Pnrr Scuola è in dirittura d’arrivo. Il Senato ha già approvato il testo che introduce misure urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in ambito scolastico. Ora la Camera dovrà esprimersi entro fine giugno. L’obiettivo è garantire continuità al processo di riforma dell’istruzione pubblica in vista dell’anno scolastico 2025-2026.
Contratti precari nel decreto Pnrr Scuola: le reazioni
Uno degli elementi più discussi del decreto Pnrr Scuola riguarda un emendamento che prevede contratti annuali, privi di tutele, per i ricercatori universitari. Questi contratti non includerebbero ferie, malattia e altre garanzie base, generando nuove forme di precarietà. Sindacati e rappresentanze universitarie hanno espresso forte preoccupazione per una misura definita “punitiva verso i giovani talenti”.
“La ricerca non può essere considerata un costo da tagliare – ha dichiarato un docente dell’Università di Bari – serve un investimento serio”.
Università e ricerca: un sistema sotto pressione
Le università italiane affrontano da tempo una riduzione dei fondi. La nuova norma, secondo molte voci critiche, potrebbe aggravare l’emorragia di ricercatori verso l’estero. È possibile approfondire questi temi nel nostro speciale sui ricercatori precari e consultare il sito ufficiale del Ministero.
Per un’analisi locale, rimandiamo al nostro focus sulle scuole pugliesi nel Pnrr. Il decreto Pnrr Scuola è destinato a incidere anche sulla distribuzione delle risorse regionali.
Prossimi passi per il decreto Pnrr Scuola
Il decreto sarà convertito in legge entro la fine di giugno. Il Ministero ha annunciato che eventuali modifiche ai contratti dei ricercatori potrebbero essere introdotte con i decreti attuativi successivi.
Per consultare il testo integrale, è disponibile anche il portale Italia Domani.