Fasano. Tributi comunali rimborsati per le nuove attività nel centro storico
Nel triennio 2014-2016 i titolari non verseranno Tari, Tasi, Tosap e Icp. L’assessore De Leonardis: “Un incentivo concreto all’economia locale”
“I nuovi tributi comunali definiti dal governo centrale, ossia Tari (il tributo per la raccolta dei rifiuti) e Tasi (il tributo sui servizi indivisibili), oltre ai già esistenti tributi comunali Tosap (sull’occupazione del suolo pubblico) e Icp (Imposta comunale sulla pubblicità) verranno totalmente rimborsati dal Comune a chi intende aprire una nuova attività nel perimetro del centro storico di Fasano, ossia negozi, botteghe artigiane (che vendono manufatti dell’artigianato fasanese), ristoranti, pizzerie o bar”. Lo comunica l’amministrazione comunale di Fasano, che specifica anche il fatto che l’agevolazione fiscale “varrà anche per chi intenderà trasferire un’attività già esistente in altra zona del territorio fasanese proprio nel centro storico cittadino ed anche per chi vorrà ampliare la propria attività esistente già nello stesso centro storico”.
«Queste agevolazioni fiscali varranno per i primi tre anni dall’inizio dell’attività – spiega in una nota stampa Renzo De Leonardis -: uno strumento pensato, già nello scorso anno in via sperimentale ma da quest’anno allargato alle nuove imposizioni, per incentivare i giovani ma anche i meno giovani che hanno perso il proprio posto di lavoro e vogliono tentare la carta delle attività produttive ed avviare una propria piccola impresa nel centro storico cittadino. Dunque, non soltanto sostegno concreto a chi vuole investire per costruirsi un’attività lavorativa – sottolinea l’assessore De Leonardis – ma anche mezzo destinato alla valorizzazione del nostro splendido borgo antico. Un provvedimento che mi inorgoglisce, tanto più che siamo stati, e lo siamo ancora in Italia, uno dei pochissimi Comuni che aiuta concretamente, con l’incentivo fiscale, coloro che vogliono aprire, trasferire o ampliare una propria attività di piccola impresa nel nostro centro storico: l’agevolazione mira a dare un po’ di ossigeno all’economia locale ed a valorizzare il centro storico. Per promuovere l’apertura o il trasferimento di attività commerciali, artigianali e di somministrazione – precisa l’assessore De Leonardis – stiamo anche mettendo a punto un piano di marketing capace di rendere appetibile il nostro borgo antico».
L’agevolazione fiscale funzionerà secondo una procedura già stabilita: coloro che vorranno aprire, trasferire o ampliare un’attività di piccola impresa nel centro storico dovranno dapprima versare nelle casse comunali Tari, Tasi, Tosap e Icp per l’anno considerato (in questo caso per il 2014, ma l’agevolazione varrà anche per i due successivi anni 2015 e 2016), dopodiché dovranno presentare all’Ufficio comunale dello Sportello unico delle attività produttive una richiesta per ottenere l’agevolazione: in questo modo usufruiranno dell’intero rimborso dei tributi versati. Stessa richiesta potrà essere presentata per i successivi due anni, per un totale di tre anni di rimborso totale dei tributi comunali versati per il primo triennio di attività.
L’Amministrazione comunale ha, intanto, dato mandato agli uffici competenti di inserire 20mila euro nel Bilancio di previsione per il 2014, ed altri 40mila euro (20mila per ciascuno dei due anni successivi) nel Bilancio pluriennale 2014-2016, a copertura dei rimborsi da erogare (pertanto, saranno esaminate le pratiche in ordine rigorosamente cronologico). Relativamente ai negozi già esistenti nel borgo antico e che volessero ampliarsi, il rimborso delle quattro tasse considerate varrà soltanto per la porzione dell’ampliamento dell’attività.