Brindisi- Omicidio Raffaella Presta: contestata premeditazione al marito.
All’accusa di omicidio volontario si potrebbe aggiungere anche l’aggravante della premeditazione nei confronti di Francesco Rosi, agente immobiliare di 43 anni, accusato di aver ucciso con una doppietta da caccia la moglie Raffaella Presta, 40enne di San Donaci, mercoledì 25 Novembre, nella loro casa a Perugia.
Lo stesso Rosi si sarebbe costituito ai carabinieri dopo aver premuto il grilletto e allertato il 118.
Potrebbe fornire ulteriori dettagli sulla dinamica dei fatti e le motivazioni alla base di una simile tragedia l’interrogatorio di garanzia fissato per la giornata di oggi. Continua a tenere banco la pista investigativa del delitto scatenato dalla gelosia di lui.
Intanto, i famigliari della vittima hanno raggiunto in questi giorni la cittadina umbra. Insieme a loro, Presta, ha lasciato anche il figlio di sei anni che era in casa al momento della tragedia ma che, per fortuna, non avrebbe assistito di persona. Orfano di madre e con il padre in carcere in una cella di isolamento, per lui si profila un affidamento temporaneo.
La salma della donna rimane in queste ore a disposizione della magistratura. Stamani, infatti, sarà disposto l’esame autoptico.
Il comune di San Donaci ha manifestato, in queste ore, con una nota pubblica la sua vicinanza alla famiglia della donna e resta in attesa di concordare, insieme ai parenti, se allestire la camera ardente in comune o nella casa paterna.
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