Produzione di ciliegie in Puglia: Coldiretti denuncia crollo del 2025

La produzione di ciliegie in Puglia ha subito un drastico crollo tra il 70% e il 100% a causa delle gelate primaverili. Coldiretti Puglia lancia l’allarme e chiede lo stato di calamità naturale per supportare i produttori agricoli.
Produzione di ciliegie in Puglia: danni estesi e varietà colpite
Nel 2025, la produzione di ciliegie in Puglia, in particolare nel sud-est barese, è stata gravemente compromessa. Le gelate di marzo e aprile hanno distrutto le fioriture delle varietà primizie Georgia e Bigarreau, ma soprattutto della rinomata “Ferrovia”, vera eccellenza regionale. La Puglia, con oltre 18.000 ettari coltivati, rappresenta il 30% del comparto cerasicolo nazionale [fonte Coldiretti].
Prezzi alle stelle e rischio importazioni sleali
La scarsità di prodotto ha fatto impennare i prezzi: a Milano le ciliegie sono arrivate a 23,3 €/kg. Coldiretti denuncia il rischio di concorrenza sleale da Paesi extra-UE e richiede più controlli sulla tracciabilità. La vendita diretta in azienda è in aumento come forma di tutela per consumatori e produttori.
Valorizzare la produzione di ciliegie in Puglia con un marchio I.G.P.
Per rafforzare la competitività della produzione di ciliegie in Puglia, Coldiretti propone l’introduzione di un marchio I.G.P. che ne certifichi origine, qualità e lavorazione artigianale. Si tratterebbe di un riconoscimento utile anche per l’export e la promozione turistica.
Benefici nutrizionali e valore culturale delle ciliegie pugliesi
Le ciliegie pugliesi, oltre a essere una risorsa economica, rappresentano anche un patrimonio nutrizionale: ricche di vitamine e sali minerali, contengono antiossidanti e melatonina naturale. La produzione di ciliegie in Puglia è interamente destinata al consumo fresco, esaltando il valore del lavoro manuale e della qualità organolettica.
Coldiretti conclude con un appello alle istituzioni per tutelare i produttori e contrastare le distorsioni di mercato, e invita i consumatori a scegliere ciliegie pugliesi garantite, preferibilmente tramite filiera corta e mercati locali.