Le insidie della Rete raccontate in un emozionante docufilm realizzato dagli alunni dell’E.Ferdinando di Mesagne

L’Istituto di Istruzione Superiore “Epifanio Ferdinando” di Mesagne ha presentato quest’oggi, presso la propria sede centrale di via Eschilo, Black challenge: le nuove insidie della Rete il nome dell’incontro pubblico, al cui interno è stato proiettato un cortometraggio dal forte impatto emotivo, la cui realizzazione si deve agli stessi alunni della scuola e all’ideazione di un loro docente di Economia politica, il Prof. Cosimo Scarpello.
Alla presentazione, in un’affollata aula magna, hanno preso la parola, per i saluti istituzionali e non solo, il Dirigente scolastico Mario Palmisano e il Presidente del Consiglio Comunale di Mesagne Giuseppe Semeraro. Ospite d’onore del pomeriggio culturale, il Procuratore della Repubblica, e da poco cittadino onorario di Mesagne, Antonio De Donno, che ha lungamente illustrato a alunni, insegnanti e genitori quanti e quali siano, al pari delle opportunità, i lati oscuri delle tecnologie digitali, come la criminalità li utilizzi e come i più giovani devono relazionarsi, correttamente, col termine “sfida”.
Il docufilm infatti, dal titolo “Una medaglia per Isa”, ha per oggetto proprio un tema assai delicato dell’epoca che stiamo vivendo, segnata dalla presenza imperante dello smartphone e delle dissennate e pericolose prove di coraggio (challenge in inglese vuol dire infatti “sfida”) alle quali i giovanissimi possono prendere parte per il tramite dei social network.
Tante ore di educazione civica svolte a scuola hanno per tematica, da alcuni anni, proprio la creazione di una sensibilità critica da parte degli studenti, dei nativi digitali, verso l’oggetto da loro inteso come una protesi del loro stesso corpo e delle stesse loro abilità. Anche falsamente sostitutivo, se pensiamo all’illusione costituita dall’Intelligenza artificiale, alla quale continueremo sempre a preferire, personalmente, la fallibilità, l’imperfezione naturale.
Il docufilm mostra le immagini, anche molto forti, di tre giovanissimi che perdono la vita a causa di una di queste famigerate “prove di coraggio” che circolano sulla Rete, che essi sono portati ingenuamente a vedere come una specie di passaporto per la celebrità digitale. Per sgominare la rete criminale che organizza queste “sfide” si rivela decisivo, oltre alle indagini dei Carabinieri, l’apporto di una ragazza che denuncia di essere stata avvicinata anche lei da qualcuno che aveva proposto la partecipazione ad una sfida. Quel qualcuno, però, si rivelerà essere nient’altro che il fantasma di una sua coetanea che aveva perduto la vita a causa di queste disgraziate sfide. La sfortunata giovane in questo modo, la spinge prima a denunciare e poi, dopo che i Carabinieri l’avranno messa al corrente sulla sua reale identità, le riappare e la invita accoratamente a salvare la propria vita, a tenerla distante da quelle tentazioni diaboliche.
Forte del suo supporto, la protagonista vince il Campionato nazionale di Tiro con l’arco e consegna la medaglia d’oro ai genitori straziati della sua amica, Isa il suo nome, rincuorandoli con la garanzia che la loro figliuola li ama dal luogo irraggiungibile in cui si trova.
Emozione e applausi sinceri al termine della proiezione, per un finale tanto toccante. Il laboratorio cinematografico dell’Epifanio Ferdinando al servizio dell’educazione digitale, una materia creata dal progresso tecnologico, del tutto in divenire e della quale questa generazione resterà comunque l’iniziatrice.