Sbalzato fuori dall’auto su cui viaggiava con gli amici, muore misteriosamente a Santa Sabina
A una settimana esatta di distanza dal tragico investimento del 25enne di San Vito dei Normanni Andrea Catamerò, le coste del litorale brindisino tornano a bagnarsi di sangue, registrando un’altra giovanissima vita spezzata.
Le dinamiche dell’incidente in cui ha perso tuttavia la vita un 24 enne di Busto Arsizio (Va), in vacanza a Santa Sabina, marina di Carovigno, con i suoi amici, sono al momento davvero oscure. Infatti, verso le 3 e mezza di questa mattina il giovane, seduto sul sedile posteriore di una Opel Corsa, veniva letteralmente sbalzato fuori dalla stessa.
Non è dato al momento sapere se si sia trattato di una di quelle sfide folli che alcuni giovani sono portati a fare, di uno scherzo finito in maniera tragica o di una fatalità, dovuta magari a un guasto del mezzo. Fatto sta che il 24enne varesino, dopo essere caduto per strada con l’auto in corsa, è andato a sbattere la testa contro un vaso in cemento, perdendo di fatto la vita sul colpo. A nulla infatti sono valsi i tentativi dei sanitari dell’unità mobile del 118 per rianimarlo.
L’automobile su cui viaggiava è stata intanto messa sotto sequestro, ed i suoi compagni di comitiva sono interrogati dai carabinieri della locale stazione. La salma del 24enne, dopo una prima ispezione del medico legale, è stata trasferita presso il cimitero di Ostuni, a disposizione della Procura di Brindisi per nuovi accertamenti che certamente verranno svolti su di essa.
Solamente tre giorni fa sono stati svolti i funerali di Andrea Catamerò, il 25enne grande appassionato di musica, e disc jockey egli stesso, ucciso da un’auto pirata una decina di km più a nord di Santa Sabina, in località Pilone, sul litorale ostunese, subito dopo essere uscito da un locale, mentre percorreva a piedi la complanare al fine di andare a prendere l’automobile. L’autopsia aveva poi dimostrato come la morte fosse sopravvenuta in seguito ad un grave trauma cranico.
Gli amici che erano con lui erano riusciti a individuare prontamente la targa della Mercedes, guidata da un 26enne di Fasano, che aveva investito Andrea, consentendo così agli uomini della Polizia di rintracciarne il proprietario, tradotto poi nel carcere di Brindisi con l’accusa di omicidio stradale, omissione di soccorso e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, come gli accertamenti tossicologici in seguito svolti avevano avuto modo di evidenziare. Per di più, già nel 2020, egli era stato già fermato alla guida in stato di ebbrezza.