Autistic day, “La diversità è un dono, ricambiala con un gesto d’amore”

Autistic day, “La diversità è un dono, ricambiala con un gesto d’amore” L’autismo è una realtà sociale. I numeri parlano chiaro, gli studi più recenti rilevano un bambino autistico ogni sessantasei nati, quindi è molto più facile trovarsi in “compagnia” di una persona colpita da questa sindrome di quello che si possa immaginare. Anzi probabilmente ognuno di noi ha vissuto, nel proprio luogo di lavoro, nella scuola dei propri figli o nipoti, nel condominio stesso, un’esperienza di autismo.
La prevalenza del disturbo è stimata essere attualmente di circa 1 su 54 tra i bambini di 8 anni negli Stati Uniti, 1 su 160 in Danimarca e in Svezia, 1 su 86 in Gran Bretagna. In età adulta i pochi studi effettuati a livello internazionale segnalano una prevalenza di 1 su 100.
Concordemente al dato internazionale, in Italia si stima che 1 bambino su 77, nella fascia di età 7-9 anni, presenti un disturbo dello spettro autistico.
Abbiamo tutti l’imperfezione, tutti siamo feriti, opachi, duri, spinosi, è il punto di partenza dove è possibile cominciare e ricominciare, elogiando l’essere fragili e vulnerabili.
Non c’è uomo o donna, giovane o anziano, che nell’esperienza quotidiana, non vive una condizione di vulnerabilità, di debolezza, uno stato di marginalità per la società, perché si ha paura di esporre le proprie fragilità. A volte si indossa una maschera per mostrarsi potenti, e non si accetta chi è diverso, a partire da se stessi.

Ciò che ci rende degni di chiamarci umani, è quello di dilatare gli occhi del nostro cuore, di allargare la nostra tenda per far entrare l’altro, per poterlo accogliere, non tanto per un problema di coscienza, per fare un’opera buona, ma perché ci lasciamo ferire dall’altro, per toccare quella carne che fa venire i brividi, entrando in punta di piedi, perché la terra dell’altro è sacra.
C’è una parte di umanità, che a volte non ha cittadinanza, è debole, fragile, vulnerabile.
Ogni tanto, il teatro, ha una riserva aurea di umanità, nel quale fa riflettere la diversità, quale esperienza della vita quotidiana per vivere l’unità, nella direzione di senso di un orizzonte culturale e sociale più umanizzato.
Il Teatro Mercadante in Altamura giovedì 02 maggio 2024 ha mostrato che i talenti non sono a disposizione di pochi, e soprattutto, possono essere valorizzati da chi vive una condizione di minorità, e sono capaci di dare molto, in termini di amore, di umanità, di affetto e di semplicità. La fragilità non è una debolezza ma è la condizione dell’essere umano, è proprio lei che ci protegge.
Non saperla o non volerla riconoscere, in se stessi e negli altri, è il vero fallimento dell’umanesimo.
L’imperfezione può trasformarsi in perfezione, “ognuno ha la sua perfezione” se si riesce ad allungare e tendere la mano per accarezzare il prossimo con gesti di tenerezza, avvicinandosi, evitando l’indifferenza.
Ci vuole, a tutti i livelli, più formazione e informazione.
E’ stato presentato questa sera, presso il Teatro Mercadante Artistic-Autistic Day (“Au(r)ristic Day”), l’evento di solidarietà promosso dalle Associazioni Anffas, Autism Friendly Altamura e Aixtud, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Altamura.
A fare gli onori di casa il vicesindaco di Altamura Angela Miglionico e Vincenzo Lasaponara, medico del Cat (Centro autismo territoriale) di Acquaviva delle Fonti che, ha presentato magistralmente la serata.
L’evento nell’evento condotto da un testimonial d’eccezione, l’attore e regista Sergio Rubini, e lo youtuber Daniele Condotta.
Oltre ad avere un fine nobile, si è trattato di uno spettacolo i cui proventi sono stati destinati alle associazioni organizzatrici ed è stata avviata nella serata una donazione fondi libera.
Altamura città amica dell’autismo si è dimostrata ancora una volta una città solidale.
Altamura ha attivato un percorso per la creazione di una rete di enti pubblici, soggetti privati, associazioni, cittadini, etc., con l’obiettivo di creare un tessuto sociale realmente inclusivo per le persone con disturbo dello spettro autistico, al fine di fare crescere la consapevolezza collettiva e le azioni positive.
Lo spettacolo nasce da un’idea della associazioni Anffas, Autism Friendly Altamura e Aixtud, direzione artistica di Mariacristina Lasaponara, una delle protagoniste molto sensibile a questa tematica.
Una serata che è riuscita a mettere insieme tanti artisti tra cui Sergio Rubini, Daniele Condotta, Fabio Phobos Storm, la compagnia di capoeira Senzala, il corpo di ballo della scuola Danzarte e la ballerina Alessandra Costanza.
Una vera e propria scommessa che ha riscosso notevole successo.
A prendere la parola è stato quindi il dott. Vincenzo Lasaponara, medico del Cat (Centro autismo territoriale) di Acquaviva delle Fonti che, ha ringraziato tutti per l’impegno profuso, ringraziando davvero tutti per il contributo.
Lo spettacolo insieme alla musica di Fabio Phobos Storm, alla danza del corpo di ballo della scuola Danzarte e della ballerina Alessandra Costanza, ha portato lo spettatore ad un susseguirsi di emozioni, che ben si sono sposati con il fine nobile della causa solidale rivolta alle persone affette da disturbo dello spettro autistico.
L’obiettivo della serata è stato quello di richiamare l’attenzione di tutti sui diritti delle persone con lo spettro autistico e delle loro famiglie, accrescere il livello di conoscenza e quindi di consapevolezza sul tema dell’autismo, al fine di attuare un progetto per una partecipazione attiva, creando rete tra i servizi e le istituzioni.
Diversi spunti di riflessione sono emersi nella serata di giovedì 02 maggio, la necessità di incentivare le risorse per la realizzazione di iniziative specifiche per la definizione di percorsi differenziati al trattamento, per la promozione delle autonomie e per la definizione di un vero e proprio Progetto di vita.
All’evento sono stati coinvolti sindaci dei comuni limitrofi, gli istituti scolastici della città di Altamura con la partecipazione di numerosi docenti di sostegno, curriculari e assistenti educativi.
Si è rilevato che nel caso di Disturbi dello spettro autistico, la diagnosi precoce può permettere un intervento tempestivo, migliorando sensibilmente la qualità di vita.
Tutte le linee guida nazionali e internazionali su diagnosi e gestione dell’assistenza per le persone con disturbo dello spettro autistico, raccomandano l’impiego di equipe multidisciplinari e inter-istituzionali che includano rappresentanti dei servizi/dipartimenti di salute mentale sia in età evolutiva che adulta, dell’istruzione, dei servizi sociali e del volontariato/terzo settore. Ciò rientra nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).

Savino Ciciolla di Autism Friendly Altamura, Nicola Lorè di Anffas e il presidente di Aixtud, sono fortemente impegnati a salvaguardare i diritti delle persone con disabilità, e contestualmente a costruire, con politiche mirate, una società più inclusiva ed accogliente.
L’impegno delle associazioni è finalizzato a rafforzare i servizi per le persone che soffrono di questi disturbi, così da permettere loro di gestire in maniera più adeguata le difficoltà quotidiane, favorendone al contempo la partecipazione sociale.
L’obiettivo del 2 maggio è stato proprio quello di migliorare la qualità della vita delle persone autistiche, puntando i riflettori su questa particolare disabilità.
Il nostro Bel Paese ha ancora molta strada da fare: infatti l’Italia è uno tra i paesi in Europa che dedica meno risorse alla protezione sociale delle persone con disabilità.
Questa carenza di preparazione coinvolge scuole e terzo settore, spesso incapaci di prendersi carico delle particolari necessità delle persone autistiche.
Gli Stati membri delle Nazioni Unite spingono verso una maggiore sensibilizzazione rispetto all’autismo, soprattutto nel corso della Giornata Mondiale Autismo.
Non tutti sanno che i disturbi dello spettro autistico, sono un insieme di disturbi del neuro-sviluppo caratterizzati da una difficoltà dell’interazione sociale e della comunicazione e la presenza di comportamenti e interessi ripetitivi e stereotipati.
Gli eventi sull’Autismo rappresentano il momento perfetto per ricordarci che i sintomi dell’autismo, possono manifestarsi in modo differente da persona a persona.
La tonalità che rappresenta l’Autismo è il colore blu.

La coerenza degli interventi e la loro continuità, sono nella maggior parte dei casi a carico della famiglia, un carico che tocca aspetti sociali, psicologici ed economici in quanto, sul territorio non esistono strutture idonee per rispondere ai bisogni essenziali del progetto di vita.
La disabilità non deve essere infatti, considerata esclusivamente dal punto di vista dello svantaggio e della difficoltà, ma se si capovolge la prospettiva di osservazione, può diventare un’opportunità di conoscenza e di cambiamento.
La sperimentazione di progetti basati sulle attività con alto livello di inclusività, possono diventare espressione di nuove forme di socialità condivisa, oltre che occasione di apprendimento e di inserimento in contesti nuovi.
L’inclusione parte anche, anzi soprattutto, dalla conoscenza.

Questi ragazzi sono davvero unici e straordinari. Ed il compito delle istituzioni, insieme al meritorio lavoro delle Associazioni, è quello di sostenerli, di alimentare le loro passioni ed offrire loro delle opportunità, affinchè l’autismo sia sempre meno un ostacolo alle loro relazioni ed alla loro affermazione sociale.