GIOGHI DEL MEDITERRANEO | La Nomina di Molfetta come direttore: Polemiche e critiche nel Comitato Organizzatore
La recente nomina di Carlo Molfetta, campione olimpionico di Taekwondo, come Direttore Generale dei Giochi ha sollevato polemiche e imbarazzi all’interno del Comitato Organizzatore. Secondo Cosimo Borraccino, consigliere del Presidente della Regione Puglia, ciò è dovuto principalmente all’importo di circa 200mila € associato alla posizione, che sembra creare difficoltà nella sua deliberazione.
Borraccino, in una nota, ha dichiarato che la nomina di Molfetta potrebbe non rispondere pienamente ai requisiti statutari dei Giochi, che richiedono “specifiche competenze manageriali e comprovata esperienza nell’organizzazione dei grandi eventi”. Sebbene Molfetta abbia un prestigioso background come atleta, la sua esperienza come dirigente sportivo potrebbe non essere all’altezza delle competenze richieste per gestire con successo un evento di tale portata.
Secondo alcune ricostruzioni giornalistiche, sembra che l’amicizia personale di Molfetta con la premier Meloni possa avere influito sulla sua nomina. Questo aspetto ha sollevato domande sulla trasparenza del processo di selezione e ha alimentato ulteriori preoccupazioni all’interno della città di Taranto.
Il consigliere Borraccino ha anche espresso sorpresa per il silenzio del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, su questa questione critica. Borraccino sostiene che il sindaco, distratto da manovre politiche, non sta affrontando i problemi urgenti della città e sembra concentrarsi più sul mantenimento della sua posizione che sul benessere della comunità.
Il Partito Democratico, insieme alle forze progressiste, ha firmato una mozione di sfiducia nei confronti di Melucci e è pronto a votarla. Borraccino sostiene che è essenziale ridare la parola ai cittadini e ha suggerito la possibilità di elezioni anticipate a giugno per eleggere un nuovo sindaco che sia più attento alle esigenze della città.
Le critiche di Borraccino evidenziano la tensione e l’incertezza che circondano la gestione della nomina nel Comitato Organizzatore dei Giochi, sollevando interrogativi sulle competenze e l’imparzialità del processo decisionale.