Turco (M5S) deposita interrogazione parlamentare sul benzene di Taranto
Il Senatore Mario Turco, Vicepresidente del Movimento 5 Stelle, ha depositato un’interrogazione parlamentare al Senato per chiedere ai Ministri della salute, dell’ambiente e della sicurezza energetica di confermare la validità delle Valutazioni del Danno Sanitario dell’OMS in relazione all’ex stabilimento siderurgico Ilva. Turco chiede inoltre quali misure intendano adottare per ridurre immediatamente le concentrazioni di benzene e altri inquinanti tossici provenienti dall’area a caldo dello stabilimento.
Nell’interrogazione, il Senatore chiede se si intenda anticipare l’intervento sui limiti degli inquinanti indicati dalla Direttiva 2008/50/CE, in conformità con le raccomandazioni dell’OMS e in linea con quanto già fatto da altri Paesi europei in relazione al benzene. Turco vuole anche sapere se sia prevista una nuova Valutazione Integrata di Impatto Ambientale e Sanitario (VIIAS) come condizione per il rilascio di una nuova Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) o per la proroga di quella esistente.
La decisione di presentare questa interrogazione deriva dai rilievi effettuati da Arpa Puglia, secondo cui le concentrazioni di benzene rilevate a Taranto, provenienti dalle aree a caldo dell’ex Ilva, sono triplicate dal 2018 al 2022, nonostante le Acciaierie d’Italia affermino di rispettare il limite di 5 microgrammi. Un recente studio dell’IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) ha classificato il benzene come un cancerogeno di “classe 1”, ovvero una sostanza “certamente in grado di causare la comparsa di cancro nell’essere umano”.
L’esponente del M5s sottolinea che Taranto non può più sacrificare il diritto alla vita e alla salute a causa di una produzione insostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale. La situazione richiede un intervento immediato per proteggere la popolazione e ridurre l’inquinamento derivante dall’ex Ilva.
L’interrogazione del Senatore Turco pone quindi l’accento sull’importanza di confermare le valutazioni del danno sanitario dell’OMS, adottare misure per ridurre le concentrazioni di benzene e altri inquinanti tossici e garantire una nuova valutazione dell’impatto ambientale e sanitario prima di rilasciare una nuova AIA o prorogare quella esistente. Questa azione è necessaria per proteggere la vita e la salute dei cittadini di Taranto e per perseguire una produzione sostenibile nel rispetto delle norme internazionali e delle raccomandazioni dell’OMS.