Medici di base – Anche il Ministero della salute sottolinea l’attuale sofferenza della sanità e chiede chiarimenti sulla gestione Puglia
Medici di base – Anche il Ministero della salute sottolinea l’attuale sofferenza della sanità e chiede chiarimenti sulla gestione Puglia. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci sottolinea l’attuale sofferenza della sanità, ma ritiene che il medico di base ha un ruolo vitale nella prevenzione: deve prendersi in carico il paziente e seguirlo con scadenze periodiche.
In base alla sua età, alla condizione fisica e alla situazione clinica.indica gli esami di controllo da fare. Oggi dobbiamo supportare e facilitare anche con la tecnologia il lavoro dei medici di base, semplificando quando più la fase primaria delle cure.”
Secondo il ministro non serva rattoppare il ruolo del medico di base, come si è fatto in passato, per farla tornare a fianco di tutti i cittadini, i medici di base sono già al servizio di tutti i cittadini. Guardondo il modello inglese che è ingolfato quanto il nostro. “Serve ripensare l’assistenza sanitaria, serve riorganizzare le strutture e serve ridare attrattività alla professione dei medici e degli infermieri”.
L’intento del Ministero della salute è rafforzare l’assistenza sul territorio utilizzando i soldi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per avviare le case comunità e aumentare l’apporto dei medici di base nella cura, con un’operatività maggiore che passi anche attraverso la telemedicina, le visite a distanza. Le case di comunità, in particolare, ha spiegato il ministro, sono “una sorta di multimedica, ma pubblica, dove il cittadino può trovare tutte quelle cure che non richiedono un’ospedalizzazione. Ne abbiamo previste 1.350, in tutta Italia, una ogni cinquantamila abitanti”.
case di comunità
Il cittadino potrà utilizzare queste strutture invece di andare al pronto soccorso perché gli conviene, per evitare ore di attesa, essere certo di trovare lo specialista di cui ha bisogno e non rischiare di esserci mandato dal pronto soccorso, in caso di mancato ricovero come avviene nella stragrande maggioranza dei pazienti. Le case di comunità, servono come luoghi sinergici, esattamente come un grande ospedale, e senz’altro garantiranno un servizio migliore rispetto a un pronto soccorso congestionato.
Medici di base – Anche il Ministero della salute sottolinea l’attuale sofferenza della sanità e chiede chiarimenti sulla gestione Puglia
Il sottosegretario Marcello Gemmato dello stesso ministero che già all’indomani delle elezioni dello scorso settembre, affermava di non condividere la scelta di istituire nuovi presidi (le case di comunità e gli ospedali di comunità) per sviluppare la rete di assistenza territoriale, quando sarebbe molto più logico, economico, funzionale e produttivo di effetti potenziare le reti dei medici di famiglia e delle farmacie, con investimenti adeguati (avvalendosi delle risorse del Pnrr, circa sette miliardi) per dotare questi presidi di salute del territorio di attrezzature e strumenti diagnostici di base che consentano di effettuare da professionisti fidati e a un passo da casa analisi di prima istanza, elettrocardiogrammi, ecografie e altri esami, potenziando anche la telemedicina e realizzando così un modello di sanità diffusa. E va detto per completezza di informazione si tratta di critiche e riserve che non hanno mancato di trovare eco e condivisione nel mondo della sanità.
Tutto questo non è però in linea con le cattedrali nel deserto tanto volute dal governatore Emiliano in Puglia.