Taranto – Ordinanza di eliminazione del rischio e sospensione delle attività: il Tar accoglie l’istanza cautelare di Arcelor
TARANTO – Il Tar Puglia-Sezione Prima di Lecce ha accolto l’istanza cautelare del 14 aprile presentata da ArcelorMittal contro l’ordinanza sulle emissioni firmata dal sindaco di Taranto Rinaldo Melucci il 27 febbraio scorso che imponeva ad ArcelorMittal e Ilva in amministrazione straordinaria di individuare e risolvere entro 30 giorni le criticità delle emissioni e, in difetto di adempimento, di procedere entro i successivi 30 giorni alla fermata degli impianti dell’area a caldo.
Il Tar ha quindi sospeso in via interinale l’efficacia dei provvedimenti impugnati fino alla camera di consiglio del 7 ottobre 2020, cui rinvia la prosecuzione della causa. I giudici amministrativi ritengono “che, ai fini del decidere, è necessario disporre l’acquisizione di ulteriore documentazione, ipotesi – allo stato – ritenuta sufficiente e con riserva, in caso contrario di disporre ulteriori e più articolati mezzi istruttori”. (fonte ANSA)
<<La decisione del Tar Puglia secondo cui “il rispetto dei parametri di emissioni contenuti nell’AIA non costituisce di per sé garanzia dell’assenza di danno sanitario” conferma in pieno gli allarmi lanciati a tutela dei cittadini di Taranto.”- scrive in una nota Codacons Taranto – “Con questo provvedimento il Tar ribadisce che le condizioni di pericolo di Taranto, e quindi i rischi per i suoi abitanti, sono ancora elevati e gravi, e il rispetto dei parametri di emissione di per sé non basta a garantire la salute e l’ambiente – commenta il presidente Carlo Rienzi – Proprio a tutela dei cittadini e contro ArcelorMittal, il Codacons interverrà nel procedimento chiedendo ai giudici del Tar, che si esprimeranno in camera di consiglio il 7 ottobre prossimo, di confermare le misure adottate dal Comune di Taranto a tutela di ambiente e salute.”