Gravi irregolarità emerse durante ispezione: multato e sospeso lido balneare a Pulsano

I Carabinieri della Compagnia di Manduria e i militari della Capitaneria di Porto di Taranto hanno condotto ieri mattina, in uno stabilimento posto sulla Marina di Pulsano, un ampio procedimento di verifica e controllo, che ha fatto emergere un ampio spettro di gravi irregolarità, concludendosi con un’ammenda di 27 mila euro ai danni del titolare del lido e alla sospensione delle autorizzazioni per il suo esercizio, a stagione appena avviata.
L’attività ispettiva, effettuata con il supporto del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Taranto, rientra in un piano straordinario di controlli estivi finalizzati alla tutela dei lavoratori e dell’ambiente.
Sotto questo punto di vista, particolarmente grave, nel corso delle attività d’ispezione, è risultata la manomissione accertata ai danni della naturale conformazione dei luoghi: i militari hanno rilevato che una scogliera naturale, vicino al lido in questione, ma non ricadente all’interno dello stesso, era stata trasformata in una spiaggia artificiale mediante rimozione di sabbia naturale da una baia vicina e successivamente accumulando tra gli scogli la stessa, senza alcuna autorizzazione, compromettendo l’equilibrio dell’area costiera, in totale spregio delle normative ambientali e demaniali.
Sono stati inoltre collocati abusivamente su suolo demaniale circa 40 tavolini con sedie e divanetti, nonché ombrelloni e sdraio, che sono stati poi rimossi e sottoposti a sequestro.
Nel corso dell’ispezione, i Carabinieri hanno proceduto ad identificare otto lavoratori, tra cui uno risultato privo di regolare contratto. Il datore di lavoro è stato individuato come presunto responsabile dell’impiego di manodopera in nero.
Sono inoltre emerse ulteriori violazioni in materia di omessa sorveglianza sanitaria sul personale, assenza di formazione in materia di sicurezza, nonché l’assenza di un kit di primo soccorso conforme.
I Carabinieri del NAS hanno invece sequestrato circa 20 kg di prodotti ittici freschi, conservati in ambienti inadeguati e privi di tracciabilità, potenzialmente pericolosi per la salute pubblica.