Omicidio Legrottaglie: arrestato Camillo Giannattasio a Brindisi

È stata eseguita questa mattina, 20 giugno 2025, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Camillo Giannattasio, 57 anni, originario di San Giorgio Jonico e residente a Carosino. L’uomo è ritenuto gravemente indiziato dell’omicidio del Brigadiere Capo dei Carabinieri Carlo Legrottaglie, in servizio presso la Compagnia di Francavilla Fontana. Il provvedimento è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi su richiesta della Procura.
Omicidio Legrottaglie: i fatti contestati
Secondo le indagini, Giannattasio avrebbe agito in concorso con Michele Mastropietro, deceduto nel corso degli eventi. I due sono ritenuti responsabili di resistenza a pubblico ufficiale e omicidio aggravato. Gli inquirenti ipotizzano che Giannattasio abbia condiviso l’intento e le modalità dell’azione armata culminata con la morte del brigadiere Legrottaglie, colpito da un proiettile partito dalla pistola in uso a Mastropietro.
Durante i rilievi sull’automobile utilizzata dagli indagati sono state rinvenute due pistole semiautomatiche clandestine e numerose munizioni. Entrambe le armi erano prive di matricola. Giannattasio è stato quindi anche accusato di detenzione e porto illecito di armi da fuoco comuni e clandestine.
Indagini coordinate tra Brindisi e Taranto
L’inchiesta, condotta congiuntamente dai Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi e della Compagnia di Francavilla Fontana, oltre che dalla Polizia del Commissariato di Grottaglie e della Squadra Mobile della Questura di Taranto, ha accertato la probabile esistenza di un’“armeria illegale” distribuita nei comuni di Carosino e San Giorgio Jonico. Armi e strumenti idonei alla commissione di reati contro il patrimonio sarebbero stati nascosti per eludere i controlli delle forze dell’ordine.
In precedenza, il G.I.P. del Tribunale di Taranto aveva già disposto la custodia cautelare in carcere per la detenzione illecita di armi. Tuttavia, la competenza è poi passata all’Autorità giudiziaria di Brindisi, vista la connessione con l’omicidio Legrottaglie avvenuto nel territorio brindisino.
Ulteriori accertamenti balistici, in particolare la comparazione tra l’ogiva estratta dal corpo del militare e l’arma ritenuta responsabile dello sparo, sono tuttora in corso. Il quadro delle responsabilità sarà definito anche attraverso l’interrogatorio dell’indagato.
Proseguono le indagini sull’omicidio Legrottaglie
La Procura della Repubblica di Taranto continua a seguire il filone investigativo legato al conflitto a fuoco avvenuto a Grottaglie, al termine del quale è stato arrestato Giannattasio. Le indagini proseguono in stretto coordinamento tra le Procure di Brindisi e Taranto, con l’obiettivo di chiarire tutti i dettagli relativi all’omicidio del Brigadiere Capo Legrottaglie e alla rete di traffico illecito di armi.
La comunità locale resta in attesa di ulteriori sviluppi, in un clima di forte attenzione mediatica e istituzionale. Le autorità invitano alla cautela nel commentare gli eventi, sottolineando che ogni responsabilità sarà accertata in sede giudiziaria.