animaliBari e provinciaBrindisi e provincianotizie localiPrima pagina

Bambina azzannata da pitbull a Fasano: versa in gravissime condizioni

Versa ancora in gravissime condizioni la bambina di due anni azzannata alla testa dal pitbull di proprietà del nonno attorno alle 17.30 di ieri pomeriggio a Fasano, nella zona della Selva.

I fatti si sono svolti, come accade spesso in queste circostanze, del tutto repentinamente ed inaspettatamente, in presenza della stessa madre, che evidentemente non aveva ragioni per temere che quel molosso potesse rendersi pericoloso.

Invece è stata proprio lei a dover intervenire, disperatamente, per soccorrere la sua piccola, ferendosi anch’essa nel tentativo di liberarla dalle grinfie dell’animale, evidentemente fuori controllo.

La bambina è stata quindi portata subito presso il Pta di Fasano, dove è stato possibile soltanto constatare la gravità delle lesioni al capo e procedere all’immediato trasferimento verso il “Perrino” di Brindisi, distante più di 50 km. Questa scelta si è però, col senno di poi, rivelata errata, perché gli stessi sanitari del Perrino hanno ritenuto opportuno affidarla alle cure dell’ospedale pediatrico “Giovanni XXIII” di Bari, dove è attualmente ricoverata in prognosi riservata.

Il cane responsabile dell’accaduto è stato nel frattempo consegnato al personale veterinario dell’ASL.

Vengono alla mente altri episodi di aggressioni di cui i pitbull si sono resi protagonisti, in particolare il caso della bambina uccisa a Napoli lo scorso anno da un pitbull assolutamente domestico, di proprietà della stessa famiglia. E si riapre, contestualmente, la discussione sull’opportunità di tenere in casa cani potenzialmente aggressivi in presenza di bambini.

L’accaduto ha acceso, immancabilmente, anche il dibattito sui social, fra il partito di chi afferma che la responsabilità sarebbe sempre dei padroni, che evidentemente non saprebbero educare il proprio cane, e coloro i quali affermano invece che certe razze sono per indole naturale offensive.

Il primo di questi due partiti sostiene anche che qualsiasi cane, se non educato, può diventare aggressivo, dimenticando tuttavia di riflettere su fatto che il problema sussiste nella reale pericolosità delle diverse razze. Se è vero infatti che anche cani non rientranti nelle razze considerate pericolose, di cui esiste un elenco redatto dal Ministero della Salute, tendono ad abbaiare nei confronti degli estranei che semplicemente passino vicino al loro territorio domestico, essi non considerano che la reale pericolosità di questi cani è praticamente nulla.

Non può essere un caso che quando si leggono casi cronaca riguardanti aggressioni, anche mortali, di cani ai danni di persone, anche adulte, non solo bambini, le razze coinvolte siano sempre le stesse e mai, ad esempio, un Pastore tedesco, per non parlare di un Volpino. Questo perché, quand’anche il padrone non li abbia educati al combattimento o ad essere aggressivi, essi rappresentano una minaccia potenziale costante, perché possono semplicemente male interpretare il gesto di una persona, ed in quel caso la loro aggressività che da potenziale si fa concreta, la forza del loro morso, costituisce una minaccia enormemente maggiore di qualsiasi altro cane di indole non aggressiva.

Chi sceglie di allevarli, di averli in custodia, non può in ogni caso mai, tanto più quando arrivano persone che il cane considera ignote, dare nulla per scontato o affidarsi al comportamento abituale del suo cane.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio