Brindisi, protesta dei lavoratori metalmeccanici sotto la sede di Confindustria

Nell’ambito della quarta giornata nazionale di sciopero di 8 ore indetta da CGIL, CISL e UIL, si è tenuto a Brindisi un presidio di protesta presso la sede di Confindustria, in corso Garibaldi, da parte dei lavoratori del settore metalmeccanico.
Al centro delle richieste, il rinnovo del contratto collettivo nazionale, cercando di impedire un paventato decremento, o comunque un non adeguamento, dei salari rispetto al precedente contratto, al netto degli indici inflazionistici.
I rappresentanti dei tre sindacati confederali del settore metalmeccanico, FIOM CGIL, FIM CISL e UILM UIL, che in seguito sono stati ricevuti nella sede di Confindustria dai rappresentanti della controparte, Finmeccanica, chiedono che ai lavoratori del settore siano garantiti quegli adeguamenti accordati ai lavoratori degli altri comparti industriali, alla luce anche di un discorso puramente keynesiano: se le retribuzioni dei lavoratori non sono adeguate, a soffrirne saranno innanzitutto le imprese e l’economia del Paese, che tenderà ad andare in stagnazione.
Inoltre, nella specificità del contesto brindisino, esistono forti paure, e perplessità, in merito alle crisi industriali che sta vivendo la Città: lo stesso piano di riconversione dell’area di Cerano, voluto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato da Adolfo Urso, al vaglio dei tecnici del ministero per quanto riguarda le proposte pervenute da varie realtà industriali, si chiede possa essere il più presto possibile condiviso con i sindacati.