Manduria: i consiglieri di minoranza chiedono Consiglio monotematico sulla questione “discarica”

Anche in base alle sollecitazioni che il Comitato Civico “No Sopralzo Discarica” ha espresso durante le recenti assemblee pubbliche, i consiglieri comunali di minoranza – Domenico Sammarco, Dario Duggento, Gregorio Perrucci, Pasquale Pesare, Silvia Mandurino, Roberto Puglia e Antonio Mariggiò – hanno presentato al Presidente del Consiglio Comunale una richiesta formale per la convocazione urgente di un consiglio comunale monotematico, anche al fine di conoscere il parere che sulla questione hanno i rappresentanti locali dei partiti che sostengono la Giunta Emiliano.
L’obiettivo è chiaro: discutere e programmare ogni azione utile a scongiurare l’innalzamento del secondo modulo della discarica ManduriAmbiente, previsto dal nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti. “La massima assise cittadina deve tornare ad essere luogo di confronto e decisione sulle questioni cruciali per il futuro della comunità,” dichiarano i consiglieri firmatari. “Non possiamo accettare passivamente un progetto che rischia di compromettere ulteriormente l’equilibrio ambientale e la salute pubblica.”
Manduria è da tempo al centro di una pressione ambientale crescente, stretta in quello che possiamo definire un “triangolo letale” di impianti ad alto impatto: discariche, depuratori che hanno già segnato profondamente il territorio. Il paventato sopralzo della discarica non è solo una questione urbanistica o gestionale: è un attacco diretto all’ecosistema locale, alla qualità dell’aria e delle falde acquifere, alla vivibilità delle future generazioni.
Studi e dati confermano come la vicinanza a impianti di smaltimento rifiuti sia associata a maggiori rischi sanitari (si veda l’altissima incidenza di tumori tiroidei nella popolazione cittadina) e a fenomeni di degrado ambientale. In un’area come quella manduriana, già segnata da un delicato equilibrio tra agricoltura, turismo e tutela paesaggistica, la scelta di aumentare la capacità di una discarica rappresenta un colpo durissimo. Per questo, i consiglieri chiedono trasparenza e partecipazione.
Anche il sindaco della Città, Gregorio Pecoraro, ha espresso pubblicamente, e nelle sedi opportune, cioè nella sede della Commissione Ambiente della Regione, chiare rimostranze rispetto alla decisione di realizzare il sopralzo, dichiarando di voler portare la questione all’attenzione del Tar di Bari.
Il Comitato rimprovera dal canto suo il primo cittadino di non aver emanato un’ordinanza di chiusura della discarica quand’essa era divenuta colma. L’ordinanza porterebbe, questo è vero, a uno scontro con la Regione, alla quale spetta la titolarità dell’impianto e le decisioni sul suo utilizzo, ma dimostrerebbe, sostengono i suoi attivisti, la reale volontà di opporsi al rialzo della discarica.