Bari, definito il progetto di riconversione dell’area ex Fibronit

E’ stato sottoscritto giovedì, presso il Comune di Bari, l’accordo con il quale il Comune ha assegnato ad un raggruppamento di imprese di cui capofila è la De Grecis Cos.E.Ma., i lavori di riqualificazione dei 14 ettari sui quali, nel quartiere Japigia, sorgeva la famigerata Fibronit, la “Fabbrica della morte”, quella che per 60 anni, durante il ‘900, ha prodotto materiali contenenti fibre di amianto, con danni incalcolabili alla salute collettiva.
Terminato nel 2022 il lavoro di messa in sicurezza e di bonifica dell’area, è ora il tempo di passare a costruire il “Parco della Rinascita”, per il quale sono stati stanziati complessivamente 16 milioni di euro, dei quali 11,5 milioni provengono dai fondi del PNRR, e 3,5 dalle casse del Comune di Bari, e i cui tempi di realizzazione dovrebbero andare dalla primavera di quest’anno a quella del prossimo.
Il progetto prevede l’inserimento di molte centinaia di alberi, di campi attrezzati per molte discipline sportive, spazi dedicati alla semplice sosta e alla ristorazione, uno spazio di sgambamento per i cani. Ma sarà realizzata anche un’opera in memoria delle tante vittime dell’amianto ed un anfiteatro, dedicato alla memoria dell’ex assessore all’Ambiente Maria Maugeri, scomparsa nel 2016.
A lei innanzitutto, che tanto teneva a questo progetto di riqualificazione, ma anche ai suoi predecessori Michele Emiliano ed Antonio De Caro, sono andati i ringraziamenti del sindaco del capoluogo di Regione, Vito Leccese, il quale si è detto orgoglioso di poter portare a termine quest’operazione allo stesso tempo tanto dolorosa ma anche di speranza, perché volta a risanare una ferita lacerante.
Il presidente del Comitato vittime dell’ex Fibronit di Bari, Nicola Brescia, chiede invece che l’area giochi sia dedicata ad Ernesto Chiarantoni, l’ingegnere quarantaquattrenne scomparso nel 2007 ed ex componente del direttivo, egli stesso vittima di questa pagina tanto orribile della storia di Bari.