Dissalatore sul fiume Tara: Comune e Provincia chiedono alternative

La proposta di costruire un dissalatore sul fiume Tara, avanzata dall’Acquedotto Pugliese, ha sollevato preoccupazioni tra le istituzioni locali. Durante un’audizione in Regione, rappresentanti del Comune e della Provincia di Taranto hanno espresso la loro contrarietà politica al progetto, evidenziando il valore naturalistico e ambientale dell’area, riconosciuta come habitat di interesse comunitario.
Il dissalatore, progettato per trattare 1.000 litri al secondo di acqua salmastra, ha l’obiettivo di contrastare la crisi idrica, ma la sua localizzazione è al centro delle polemiche. Stefania Fornaro, assessore all’Ambiente, e altri rappresentanti istituzionali hanno richiesto alla Regione chiarimenti su eventuali siti alternativi considerati per l’opera.
Intanto, il Comune di Taranto, guidato dal sindaco Rinaldo Melucci, ha convocato una seduta monotematica del consiglio comunale per discutere un possibile ricorso al TAR. L’obiettivo è individuare soluzioni che tutelino il patrimonio ambientale e rispondano alle esigenze idriche con un approccio sostenibile.
La vicenda sottolinea l’urgenza di un piano idrico regionale capace di bilanciare infrastrutture e rispetto per il territorio.