Arrestati nelle ultime ore due rapinatori nel brindisino: i casi a Oria e a Fasano
Due casi di rapina perpetrata per le vie cittadine ad opera di soggetti in giovanissima età, 21 e 22 anni, sono stati risolti brillantemente dai carabinieri delle rispettive delle stazioni di competenza, Oria e Fasano, e i due autori tradotti poi entrambi nel carcere di Brindisi.
Partiamo da Oria, dove in realtà il crimine risale al 17 dicembre e la sua soluzione alla giornata di ieri. Qui un ristoratore, nell’atto di chiudere la sua attività, era stato colto alle spalle da un soggetto incappucciato, il quale lo aveva prima spinto e fatto cadere per terra, e poi minacciato con una pistola, costringendo il malcapitato a cedergli l’ingente somma, più di 7000 euro, che custodiva nel portafogli.
I carabinieri della Stazione di Oria, informati dell’accaduto dalla vittima, si erano dedicati subito ad acquisire le immagini delle telecamere poste nella zona dell’accaduto, e a valutare le poche informazioni fornite dal ristoratore. Essi sono quindi riusciti, nella giornata di ieri, a rintracciare il responsabile, presso l’abitazione di un conoscente, e a porlo in stato di fermo.
All’estremo nord della provincia, ma nel pieno centro cittadino di Fasano, si è consumata ieri in tarda sera una rapina simile per dinamica a quella di Oria: vittima una persona disabile, aggredita anch’essa violentemente da un giovane di 22 anni, che prima veniva spinta per terra e poi derubata del proprio borsello, contenente denaro e documenti personali.
In questo caso, però, la circostanza ha voluto che si trovasse in borghese, nelle immediate vicinanze, il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Fasano, il maresciallo Stefano Albanese il quale, richiamato dalle urla della vittima, inscenava un prodigioso inseguimento in caccia del rapinatore, che veniva agguantato e bloccato a poco distanza.
Coadiuvato poi dai colleghi fatti giungere sul posto, essi hanno provveduto a perquisire e ad identificare il responsabile, già noto alle forze dell’ordine, trovato con addosso anche un’arma da taglio. Trasportato in stato di arresto presso il carcere del capoluogo, è stato sottoposto ad interrogatorio per la convalida del fermo.
I fatti destano preoccupazione perché a esserne protagonisti in negativo sono soggetti in giovane età i quali, verosimilmente senza lavoro, hanno preferito ricorrere alla violenza personale.