Domani nel Salento una celebre reliquia legata a San Giovanni Paolo II
La maglia che Karol Wojtyla indossava quel 13 maggio 1981, giornata nella quale l’esponente dell’organizzazione terroristica turca dei Lupi grigi Ali Agca attentò alla sua vita in Piazza San Pietro, arriverà domani in provincia di Lecce.
Essa farà una prima tappa a Lecce, presso il monastero delle Benedettine, per poi raggiungere il giorno dopo Merine, frazione di Lizzanello, per essere accolta nella chiesa intitolata proprio a San Giovanni Paolo II.
La preziosa e storica reliquia reca ovviamente evidenti tanto le macchie di sangue del pontefice quanto i fori dei proiettili che lo colpirono, nonché i tagli operati sulla stessa dai soccorritori. Un evento ancora oggi ammantato di mistero, viste le varie ipotesi ricostruttive alla base del movente di quell’attentato e considerata anche la nota ambiguità dell’attentatore, un personaggio controverso con tratti di mitomania, che più volte ha dichiarato anche di poter intercedere per la liberazione della cittadina vaticana Emanuela Orlandi, sparita nel nulla nel giugno del 1983.
Papa Wojtyla attribuì la sua miracolosa sopravvivenza (i proiettili gli causarono la perdita di tre litri di sangue) all’intervento della Madonna di Fatima, del quale proprio quel giorno cadeva la ricorrenza sul calendario.
“È una gioia per la nostra comunità poter accogliere una reliquia così ricca di significati da andare oltre la devozione”, ha dichiarato il parroco di Merine, don Luca Nestola.