San Raffaele: La strana chiusura della ASL di Brindisi favorisce Angelucci?
Il recente provvedimento della ASL di Brindisi di chiudere il Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica solleva sospetti, prontamente denunciati dal consigliere regionale Fabiano Amati.
Dopo decenni di inerzia, la ASL agisce ora con sorprendente rapidità, e Amati non esita a suggerire che questa decisione sia l’ennesimo favore alla Fondazione San Raffaele del gruppo Angelucci.
La chiusura del Centro potrebbe essere stata orchestrata per permettere alla Fondazione di uscire dalla gestione senza affrontare le gravi responsabilità derivanti dalle sue inadempienze
Prima dell’entrata in vigore della legge d’internalizzazione, ogni ispezione condotta dalla ASL aveva confermato la regolarità della gestione del San Raffaele.
Tuttavia, ora che la legge è operativa, emergono improvvisamente gravi carenze organizzative che giustificano la chiusura del Centro.
Amati si chiede se non ci sia dietro questa decisione una strategia ben precisa per evitare il pagamento delle conseguenze legali da parte della Fondazione.
Alla luce di ciò, Amati chiede al Presidente Michele Emiliano di intervenire direttamente, avocando a sé la gestione della vicenda e procedendo al commissariamento della ASL di Brindisi.
È essenziale, secondo Amati, che gli interessi pubblici tornino al centro delle decisioni sanitarie, superando le logiche di favore verso i privati che, ancora una volta, rischiano di penalizzare il servizio pubblico e i cittadini pugliesi.