Clan Parisi e infiltrazioni mafiose: dopo AMTAB commissariata Maldarizzi Automotive
Il panorama delle infiltrazioni mafiose in Puglia si allarga, coinvolgendo non solo l’Amtab ma anche la Maldarizzi Automotive. Il Tribunale di Bari, in seguito alla maxi inchiesta e alla doppia operazione che ha portato a 137 misure cautelari, ha disposto l’amministrazione giudiziaria per la concessionaria di auto pugliesi.
L’avvocato Luca D’Amore di Roma è stato nominato amministratore giudiziario, seguendo l’esempio dell’Amtab, il trasporto pubblico locale barese, coinvolto in analoghe vicende. Le indagini hanno portato alla luce presunte attività illegali legate a Tommaso Lovreglio, nipote di Savinuccio, che avrebbe operato con intestatari fittizi e instaurato rapporti con la Maldarizzi Automotive, precedentemente nota come Millenias.r.l.
Secondo l’ipotesi della Procura, Lovreglio avrebbe utilizzato la Millenias.r.l. per attività di rivendita di auto, facilitando il regolare adempimento da parte dei clienti attraverso il suo presunto coinvolgimento in attività criminali. Lovreglio, già dipendente Amtab, sarebbe stato coinvolto anche in rapporti di lavoro autonomo con Motoria e Millenia, mentre sua moglie avrebbe avuto legami professionali con quest’ultima.
Il Tribunale ha sottolineato il ruolo di Lovreglio nell’agevolare gli interessi del clan Parisi e i vantaggi economici che ne derivavano, mettendo in luce la sua presunta stretta collaborazione con la Maldarizzi Automotive. Le intercettazioni telefoniche hanno evidenziato la presunzione di Lovreglio di esercitare un controllo sostanziale all’interno della concessionaria, con parole che suggeriscono un ruolo di primaria importanza.