Inaspettato ribaltone politico a Taranto: Abbate non fa cadere Melucci
Nel cuore della battaglia politica a Taranto, una svolta sorprendente ha lasciato gli osservatori attoniti e gli elettori sbigottiti. Il consigliere comunale Luigi Abbate, figura chiave nell’opposizione al Sindaco Rinaldo Melucci, ha clamorosamente ritirato il suo sostegno all’iniziativa volta a far cadere l’amministrazione in carica.
Nell’atteso appuntamento con il notaio Monti, dove dovevano essere formalizzate le firme di un’ampia coalizione di opposizione, Abbate ha brillato per la sua assenza. L’evento, che aveva attirato l’attenzione dei media locali e nazionali, ha visto la presenza di una schiera di politici provenienti da diverse fazioni, tutti determinati a porre fine al mandato di Melucci.
La lista di partecipanti, composta da esponenti di Con, Partito Democratico, Una Strada Diversa, Verdi, Movimento 5 Stelle, Demos, Forza Italia, Svolta Liberale, Fratelli d’Italia, Lega e Una Città per Cambiare, doveva garantire le diciassette firme necessarie per destituire il Sindaco.
Tuttavia, proprio quando sembrava che il colpo fosse stato orchestrato con successo, Abbate ha ribaltato la situazione con un comunicato diffuso alle 19:00. Nel suo messaggio, ha respinto le accuse di essere un burattino nelle mani del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e ha sostenuto la sua decisione di non partecipare a ciò che ha definito una “politica clownesca” e imprevedibile.