Pista ciclabile su viale A.Moro a Brindisi: Che fare?
A Brindisi il dibattito politico continua a essere occupato, anche, dalle piste ciclabili. La giunta guidata dal sindaco Marchionna valuta infatti il da farsi in merito alla variante che dovrebbe rendere compatibile l’infrastruttura, ereditata dalla precedente amministrazione, col traffico automobilistico lungo i centralissimi viali intitolati a P.Togliatti e a A.Moro.
La variante sarebbe stata accettata dal Ministero delle Infrastrutture ma avrebbe un costo di 300 mila euro aggiuntivi, che non potrebbero essere coperti dal finanziamento ministeriale. Si sta cercando quindi di valutare il rapporto costi-benefici: togliere di mezzo completamente la mai completata pista, con la cui ditta costruttrice è stato rescisso il contratto viste le gravi inadempienze temporali, nel portare avanti l’opera, e realizzative, per la scarsa cura con la quale i cantieri sono stati portati avanti, esporrebbe il Comune al pagamento di danni erariali di difficile quantificazione, molto verosimilmente superiori ai costi aggiuntivi della variante.
Ma la variante stessa, renderebbe scorrevole il traffico automobilistico, non costituendo impedimento nei momenti di emergenza alle ambulanze? E la pista ciclabile stessa, sarebbe adoperata dai brindisini in maniera significativa? Domande che si collegano, inevitabilmente, alla scarsa cultura che le nostre città hanno verso questo veicolo, per lo meno i centri urbani veri e propri. Questioni analoghe, diatribe della stessa natura, sta vivendo d’altronde la città di Lecce, a causa della costruzione di piste ciclabili, qui sì ultimate, lungo le vie di collegamento con l’ospedale “V.Fazzi”, che creano difficoltà al normale fluire del traffico automobilistico, con proteste generalizzate.
Alla paura di creare un nuovo casus belli relativo all’edificazione di corsie riservate alle biciclette è del resto imputabile la stessa rinuncia che l’amministrazione aveva compiuto, sul finire del 2023, nei confronti di un finanziamento di 800 mila euro, relativo alla realizzazione di una pista ciclabile lungo il litorale a nord di Brindisi. Scottato dalla vexata quaestio della pista in città, l’assessore all’Urbanistica e ai Trasporti, Massimiliano Oggiano, aveva giustificato la decisione con il fatto che il progetto evidenziasse criticità legate all’interdizione di spazi riservati al parcheggio sul lato mare. Obiettivo dell’amministrazione di centro-destra, insediatasi la scorsa primavera, non è quello di rinunciare pregiudizialmente a questo tipo di infrastrutture, ma inserirle laddove gli spazi urbanistici lo consentano.
L’ex sindaco della città aveva quindi replicato che tale rinuncia costituisce la prova del fatto che l’amministrazione Marchionna ha un’idea a dir poco novecentesca della viabilità, contraria alle innovazioni legate alla sua sostenibilità.