Taranto/ Sviluppi raccapriccianti sulla vicenda del padre che avrebbe abusato della figlia di sei anni
L’11 settembre scorso il nostro quotidiano riportò alla ribalta una storia allucinante che riguardava dei presunti abusi di un padre nei confronti della figlia di appena cinque anni. Era stata proprio la madre a chiamarci in redazione per raccontarci la vicenda ed era stata lei stessa a denunciare il marito, un trentunenne tarantino che svolgeva il lavoro di falegname. La storia da noi raccontata, oltre ai presunti abusi alla bambina, dei quali si sarebbe accorto il fratellino di qualche anno più grande, quando scoprì la sorellina farsi leccare dal cane le proprie parti intime, raccontava anche episodi di violenze sessuali subìte dalla moglie, addirittura quando si trovava immobilizzata a seguito di una grave operazione chirurgica.
Il 18 Settembre davanti al Tribunale di Taranto si svolse l’incidente probatorio a seguito della denuncia depositata un mese prima. In quella sede furono rilasciate le testimonianze dei tre figli
Il Giudice delle indagini preliminari nominò il dott. Mauro De Luca quale ausiliario del Magistrato per la conduzione dell’esame testimoniale, nonché perito per l’accertamento della capacità di testimoniare dei minori e il tecnico Antonio Caforio per la successiva riproduzione del video. La vicenda iniziò a prendere dei contorni inaspettati, quando i bambini furono affidati alla nonna materna e non alla madre. Tra madre e figlia ne nacque una disputa. I bambini presero le parti della nonna. Volevano restare con lei ed iniziarono ad accusare la madre oltre che il padre.
La cosa più strana fu che i due genitori, iniziarono di nuovo a parlarsi ed a perseverare l’obiettivo di togliere i tre figli alla nonna. Sembravano motivazioni affettive, ma non si riusciva a capire come una madre potesse, in qualche moto, tornare insieme al marito che aveva denunciato per averla violentata ed abusato della figlia di sei anni. Il 24 Novembre l’uomo viene arrestato a seguito di delicate indagini, in quanto ritenuto responsabile di condotte violente nei confronti dei figli in tenera età, relegandoli in tal modo in un profondo stato di disagio, peraltro aggravato da un precario stato fisico e psicologico.
Lo stesso, nei primi giorni di novembre, aveva infatti più volte tentato di avvicinare, presentandosi nelle vicinanze degli istituti scolastici dei suoi figli. Dal comunicato della Polizia di Stato si scopre che il divieto avvicinamento riguardava anche le madre. Gli arresti domiciliari furono disposti nella stessa abitazione della moglie.
Il seguito è storia recente: Qualche giorno fa, è stata emessa una ordinanza di arresto, dai poliziotti della Squadra Mobile in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare per il trentunenne tarantino, in quanto ritenuto responsabile del reato di violenza sessuale aggravata nei confronti della figlia di appena sei anni.
Gli investigatori specializzati della Sezione Reati contro la Persona in danno di Minori e Reati Sessuali, avrebbero accertato che l’uomo avrebbe commesso, in più circostanze e in un arco tempo di molti mesi a partire dal 2018, atti sessuali ai danni della piccola. Le delicatissime indagini degli agenti della Squadra Mobile, condotte con l’ausilio di un psicologo, hanno consentito, attraverso l’ascolto protetto della vittima, di accertare negli ultimi due anni i numerosi abusi sessuali compiuti addirittura in casa di parenti, approfittando della loro assenza.
Anche questa volta si consuma un altro fatto sconcertante: l’uomo è agli arresti domiciliare nella stessa abitazione della madre dei bambini e questo pone tanti altri interrogativi.