BAT – Operazione “Frontiere Tracciabili”: controlli da parte della Guardia Costiera nella provincia
BARLETTA – Rimane alta in questo periodo dell’anno – nonostante il frangente emergenziale
in atto – la domanda di prodotti ittici, che continua ad aumentare in maniera
esponenziale soprattutto durante il periodo delle festività natalizie.
A questo dato oggettivo, la Capitaneria di porto di Barletta, sotto il
coordinamento della Direzione Marittima di Bari e secondo le linee guida del
Comando Generale, risponde con un piano di intervento finalizzato a
contrastare l’inevitabile incremento del rischio a cui è esposto il consumatore
finale nell’acquisto di prodotti ittici provenienti – soprattutto in questo periodo
dell’anno – dall’estero e immessi sul mercato privi delle necessarie informazioni
sulla provenienza e, molto spesso, non idonei al consumo umano poiché non
rispondenti ai necessari parametri di qualità e genuinità.
L’operazione complessa – partita all’inizio di dicembre e che proseguirà fino al
termine delle festività – vede impegnati i militari della Capitaneria di porto di
Barletta e dei dipendenti Uffici di Trani, Bisceglie e Margherita di Savoia in una
serie di mirati controlli lungo l’intera filiera ittica, concentrati soprattutto sulle
grandi piattaforme logistiche di distribuzione, ove peraltro principalmente viene
accentrato anche il prodotto proveniente dall’estero. All’intenso piano di
controlli, si sono inoltre aggiunte verifiche mirate in strada su mezzi di trasporto
gommati, nonché su pescherecci al momento dello sbarco del pescato.
Le verifiche finora condotte su tutto il territorio di giurisdizione hanno consentito
l’accertamento di un rilevante numero di illeciti e portato ad altrettanti
sequestri, per un totale di circa 8 tonnellate di prodotto ittico irregolare pronto
ad essere immesso nel circuito della grande distribuzione.
Quando possibile – previo nulla-osta del servizio veterinario della ASLBAT
chiamato ad intervenire sul posto per il parere di competenza – il prodotto ittico
sequestrato è stato devoluto ad Enti caritatevoli operanti sul territorio, cui la
Guardia Costiera si rivolge secondo un criterio di rotazione