Oscar Green Puglia 2020
Barbati (Coldiretti Giovani): “Con l’agricoltura più green d’Europa, la Puglia si sta imponendo con un forte e rinnovato impegno nel custodire semi, animali o piante a rischio di estinzione”.
La Puglia è una fucina di idee geniali, che spaziano nei settori più disparati: dalla produzione vinicola a quella cosmetica, passando per le nuove frontiere del “Green Network”. L’Oscar Green Puglia 2020, giunto alla quattordicesima edizione, è il premio indetto da Coldiretti Giovani Impresa che mira a valorizzare le scelte più originali ed innovative nel campo dell’agricoltura. Il settore agricolo è ripartito con slancio in tutta Italia ed anche in Puglia. A dimostrazione di ciò, un recente sondaggio indetto da Coldiretti Giovani Impresa ha rilevato che “otto italiani su dieci sarebbero contenti se il proprio figlio decidesse di lavorare in agricoltura”.
L’Italia, inoltre, ha conquistato un traguardo importante negli ultimi tempi, aggiudicandosi il titolo di “agricoltura più green d’Europa”. Questo l’ha dichiarato Veronica Barbati, leader nazionale di Coldiretti Giovani Impresa. Se si prende in considerazione la Puglia, si nota che, soprattutto tra i più giovani, vi è un impegno rinnovato e costante nel custodire semi, piante o animali che si stanno estinguendo. Cresce, inoltre, un forte interesse verso la sicurezza alimentare. Ecco quali sono le innovazioni, suddivise in sei settori di partecipazione, che hanno ricevuto l’Oscar Green Puglia 2020.
Impresa 5. Terra: vi è “Try Wine; ossia, quando la bottiglia si fa in 3”. L’idea è stata sviluppata da di Ivan Conte e Tonino Manieri, contitolari dell’azienda vinicola “Otri del Salento”. Si tratta di un nuovo modo di degustare il vino. Lo si può fare tramite una bottiglia impilabile che, appunto, “si fa in tre”, da cui è possibile assaporare altrettante etichette di qualità in mini bottiglie da 25 centilitri che, a loro volta, incastrate una sull’altra, formano un’unica bottiglia contenente tre tipologie diverse di vino.
Campagna Amica: è stata premiata “La Bava di Lumaca: elisir di Bellezza” prodotta dall’azienda “Bio Natura Regina”, della quale è proprietario Roberto Regina di San Severo (Foggia). Qui vengono allevate le chiocciole seguendo un metodo naturale, riproducendo il loro habitat su un’estensione di circa 6000 metri quadrati. Questi animali, allevati in campo aperto, risultano meno stressati e producono una maggiore quantità di bava. Anche il metodo di estrazione del liquido non è invasivo, poiché viene prelevato con la stimolazione manuale. Da questo allevamento di lumache è nata una linea di cosmetici a base di bava di lumaca. I prodotti comprendono creme anti-age, crema mani, sieri, maschere, scrubs, e cosmetici per i capelli.
Creatività: ha primeggiato “Il Gin a Km zero con botaniche pugliesi e acqua purificata di Mar Mediterraneo”. L’ingegno è di Stefanio Urso, della Società MUMA–Trinitapoli (Bat). Sono sei le piante botaniche made in Puglia rigorosamente selezionate per creare il MuMa Gin, il primo gin pugliese all’acqua di mare: l’ireos, la camomilla, la cannella, l’arancia, il ginepro e il limone. C’è anche un altro ingrediente che completa la preparazione, ma è noto soltanto ai quattro soci Muma. Dalla prima produzione sono uscite fuori 4 mila bottiglie grandi e 2 mila formato mignon: sono in vendita online (mumagin.com) e nei punti convenzionati.
Noi per il Sociale: ha ricevuto l’Oscar la cooperativa “FORE ET” di Fabio Garrisi, con il progetto di “Agricoltura Coesiva”. Fore è una cooperativa sociale nata di recente, il 17 aprile scorso. È composta da tre membri del Consiglio di amministrazione, due soci svantaggiati e due migranti. L’agricoltura coesiva mira a rivalutare il territorio creando opportunità di sviluppo per quelle persone che vivono un disagio sociale (migranti, diversamente abili, detenuti). Le azioni promosse da Fore sono supportate dal Consorzio Sale della Terra, Ente del terzo settore italiano. Tra gli altri obiettivi, la cooperativa ha quello di promuovere e rilanciare l’agricoltura nella città di Lecce.
Sostenibilità: si brinda con “Birra Olì alle foglie d’ulivo”, di Lucia Di Molfetta Pantaleo & C. (Bisceglie). Dall’antica e tradizionale produzione di olio extravergine di oliva nasce l’idea di realizzare, con questo ingrediente prezioso e benefico, la Birra Olì, che utilizza le foglie d’ulivo. Viene fuori una bevanda dal gusto particolare, conferito dall’accento erbaceo della foglia d’ulivo, e dal fatto che il luppolo è presente soltanto nell’amaricatura; quindi, non troppo persistente. Gli ingredienti e la lavorazione fanno di questa birra un’ottima bevanda da abbinare bene a qualsiasi alimento.
Fare Rete: ha sbaragliato i concorrenti il “Green Network-Consorzio Agrario di Lecce”, di Nicola Vantaggiato. Il Consorzio Agrario del capoluogo di provincia salentino, punto di riferimento importante nei settori dell’allevamento e dell’agricoltura, ha realizzato un green network composto da professionisti del comparto agroalimentare del Sud Italia, creato con lo scopo di offrire ai soci e clienti una vasta gamma di servizi esclusivi, innovativi ed originali. Nato nel lontano 1928, il Consorzio è attualmente uno strumento a servizio delle aziende agricole e dei coltivatori per abbattere i costi di produzione ed accedere in maniera più diretta al mercato.