Giovani e agricoltura in Puglia
Lo dicono i dati: 35% di imprese under 35. Il rovescio della medaglia, per Benedetta Librace: “A fronte di 5202 domande presentate al bando PSR, solo 750 sono state ammesse all’istruttoria. Una sconfitta per le speranze di tanti giovani pugliesi”.
Più di un’impresa agricola su tre è giovane, con la Puglia al top della classifica nazionale contando il 35% per numero di imprese under 35 che possiedono una superficie di oltre il 54% alla media ed hanno il 50% di occupati per azienda in più, nonché un fatturato più elevato del 75% rispetto alla media, nonostante la battuta d’arresto registrata nel 2019.
È quanto emerso dallo studio di Coldiretti Puglia su “Agricoltura Green ai tempi del Covid”, elaborato in occasione della premiazione degli Oscar Green Puglia 2020. “Una presenza green –spiega il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia
che ha di fatto rivoluzionato il lavoro della terra dove sette imprese under 35 su dieci operano in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili”.
Ed è rilevante tra i giovani imprenditori anche la presenza femminile che sfiora 1/3 del totale (32%), secondo l’analisi sviluppata da Coldiretti/Ixè. Cresce, insomma, l’attitudine alla multifunzionalità in agricoltura, con il 44% dei giovani imprenditori agricoli pugliesi concentrati sulla diversificazione aziendale con particolare attenzione alla vendita diretta (33%), elevatasi durante il lungo lockdown con le consegne a domicilio, alla trasformazione agroalimentare (30%) e all’agriturismo (22%).
A causa del Covid-19, sostanzialmente, sono rimasti attivi sui mercati locali (70%), su quelli nazionali e internazionali senza intermediazione. Molto attenti all’informatizzazione applicata per rendere più efficace ed efficiente la commercializzazione dei prodotti, la contabilità e la comunicazione esterna, i giovani imprenditori agricoli pugliesi hanno scelto in prima battuta di avviare l’attività facendo ricorso ai finanziamenti pubblici (73%).
“Sul bando del PSR per i giovani – ha puntualizzato la leader dei giovani di Coldiretti Puglia, Benedetta Liberace
– a fronte delle 5mila 202 domande presentate, solo 750 sono state ammesse all’istruttoria, poco più di una domanda su 10. Una sconfitta per le speranze di tanti giovani pugliesi ma anche per il Paese che perde opportunità strategiche per lo sviluppo in un settore chiave per la ripresa economica, l’occupazione e la sostenibilità ambientale soprattutto nel Mezzogiorno dove maggiore è il bisogno occupazionale e più elevati sono i tassi di fuga dei giovani”.
RAFFAELE CONTE